Il ventenne è uscito vivo dalle acque sulla spiaggia 1770 ma con una gamba compromessa. Si trovava all'estero per un corso di biologia marina
Un ragazzo parmigiano di 20 anni è stato attaccato da uno squalo nelle acque a nord ovest dell’Australia. Entrato in acqua, ha indossato una maschera con boccaglio e una telecamera, ma dopo qualche bracciata ha sentito una fitta a un piede.
“Dal piede lo squalo in un secondo è arrivato a tutta la gamba – ha raccontato alla Gazzetta di Parma – e ha cominciato a trascinarmi al largo. Finché a un certo punto sono riuscito con le mani a prendergli la testa: ho cercato di allargare quella grande bocca e con fatica ho liberato la mia gamba, anche se dal ginocchio in giù capivo che non c'era più niente. Poi ho cominciato a nuotare verso la riva più veloce che potevo. Non ho più una gamba ma sono vivo”.
A completare il salvataggio è stato l’amico, infermiere e istruttore subacqueo, che si trovava a riva sulla spiaggia 1770, già nelle ultime settimane palcoscenico di altri attacchi. È stato lui a prestare i primi soccorsi prima dell’arrivo dell’elicottero che ha trasportato il ventenne all’ospedale di Brisbane per essere sottoposto a un primo intervento alla gamba.
La telecamera indossata dal ragazzo ha ripreso quei drammatici momenti. “Questo video l’ho fatto partire pochi istanti dopo l’ultimo morso, volevo dirvi addio, non avrei mai pensato di sopravvivere a quel mostro. Ho perso tanto sangue e la gamba, non so se me la taglieranno tutta o se resterà a metà ma non importa ormai”, ha scritto su Instagram il giovane emiliano.