Estero

Fiorentina-Juventus si gioca, si apre lo scontro politico

Dall'Osservatorio sulle manifestazioni sportive nulla osta allo svolgimento, malgrado l'appello di curva e Regione. Interrogazione parlamentare in arrivo

Firenze, Stadio Artemio Franchi
(Keystone)
5 novembre 2023
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Ha provocato molte polemiche la scelta di disputare Fiorentina-Juventus nonostante lo stato d'emergenza in Toscana per l'alluvione. L'appello dei club della curva Fiesole, cuore pulsante del tifo viola, di rinviare la sfida più sentita a Firenze per una questione di rispetto ed evitare di impiegare forze dell'ordine più utili nelle zone disastrate, è rimasto inascoltato: di qui la decisione degli ultrà di non andare allo stadio. In mezzo alla curva si è creato uno spazio vuoto, un buco ‘rumoroso’ tra gli spalti gremiti: almeno un terzo dei 12mila di capienza. E se è stato bello l'abbraccio fra i giocatori viola e bianconeri durante il minuto di raccoglimento, il mancato rinvio del match si è trasformato in questione politica, al di là della nota dell'Osservatorio sulle manifestazioni sportive col nulla osta allo svolgimento, dopo che il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, aveva sposato la linea della Curva Fiesole unendosi all'appello.

"Non ci sono motivi per rinviare Fiorentina-Juventus – ha deciso l'Osservatorio –. Sentite le autorità provinciali di pubblica sicurezza di Firenze, su conforme avviso della Lega di Serie A, ha valutato che sotto il profilo dell'ordine e della sicurezza pubblica, di competenza dell'organismo, non ricorrono i motivi per disporre il rinvio della partita". Per il cui svolgimento "sono state destinate risorse delle forze dell'ordine non sottratte in alcun modo da quelle impegnate nel soccorso alla popolazione colpita dall'alluvione". Fatto confermato dal prefetto di Firenze, Francesca Ferrandino: "Fiorentina-Juventus verrà gestita secondo lo schema predisposto e non ci sarà sottrazione di uomini e mezzi alla primaria importanza di assistenza alle comunità colpite dagli eventi del maltempo".

Il sindaco, Dario Nardella, rimarcando come la competenza sullo svolgimento di un incontro di calcio non sia del Comune ma "solo e soltanto della Lega Serie A", ha poi aggiunto: "Al presidente, Lorenzo Casini, ho posto in modo netto il problema dell'opportunità del rinvio. Ne ho parlato anche con il ministro Piantedosi anche se trovo davvero fuori luogo in un momento così queste polemiche". Che sono deflagrate comunque e tra i primi a cavalcarle è stato il senatore di Italia Viva Matteo Renzi che ha annunciato un'interrogazione parlamentare. In scia il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo, il responsabile Sport e il presidente dei senatori del Pd, Mauro Berruto e Francesco Boccia, e il consigliere regionale per la Lega Giovanni Galli.

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