Un 51enne carpiva la fiducia delle vittime per proporre falsi investimenti. Fra le identità assunte, anche quella di arcivescovo e barone di Montecristo
Si presentava come broker, ma anche come barone di Montecristo o addirittura come organista ufficiale di papa Ratzinger e arcivescovo. Il fine era raggirare le vittime con false proposte di investimento e appropriarsi dei loro risparmi. Come riporta il Messaggero, un 51enne romano è a processo con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e all'appropriazione indebita. Fra le vittime, anche un'anziana casalinga 82enne, di cui il truffatore aveva carpito la fiducia con regali e attenzioni, e perfino con un invito in un presunto castello, per poi farsi consegnare 5 milioni di euro, che costituivano tutto il suo lascito ereditario.
La truffa si fondava sul convincere i bersagli a investire in fondi fittizi localizzati all'estero acquistandoli da una società inglese che è in liquidazione dal 2016. I soldi passavano poi dai fondi ai conti presso una banca di investimenti delle Isole Mauritius intestati al 51enne e quindi utilizzati per avviare attività nel Centro Italia.
L'uomo, per inciso, non è un broker, ma un organista e maestro di musica. Per perpetrare i raggiri aveva persino fondato una congrega religiosa facendosi passare per arcivescovo abate, allo stesso modo in cui si era autonominato barone Max di Montecristo of Strichen per poi, infine, spacciarsi per l'organista ufficiale di Benedetto XVI.
Le indagini, sono state avviate dopo un’ispezione della Consob, l'organo di controllo del mercato finanziario italiano, in collaborazione con la Guardia di Finanza, nei confronti di alcuni broker che offrivano investimenti gestiti dalla società riconducibile al 51enne che, alla fine degli approfondimenti, è stato indicato come il capo di un'organizzazione criminale che, tramite una rete di promotori finanziari, aveva messo in atto una frode di dimensioni importanti che andava avanti dal 2016.