Estero

In Venezuela caccia al capo della gang del carcere di Tocoron

‘El Niño Guerrero’ aveva trasformato la prigione in una centrale operativa del crimine, per poi fuggire prima dell'operazione che ha riportato l'ordine

(Keystone)
23 settembre 2023
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"Ricompensa. "Ricercato", si legge su un manifesto postato sui social media dal ministero dell'Interno e della Giustizia venezuelano, corredato di fotografia, nome e numero della carta d'identità di Rusthenford Guerrero Flores, da tutti conosciuto come El Niño Guerrero.

Il leader della temibile gang del Tren de Aragua aveva trasformato il carcere di Tocoron, a sud est di Caracas, in una centrale operativa del crimine, con piscina, uno zoo con animali esotici, e persino una stanza per il mining di Bitcoin.

Secondo Jeremy McDermott, di InSight Crime, fondazione dedicata allo studio delle principali minacce alla sicurezza nazionale e dei cittadini in America Latina e nei Caraibi, dal penitenziario ora tornato sotto il controllo delle autorità - dopo un'operazione a cui hanno partecipato 11mila tra agenti di polizia e militari - Guerrero guadagnava circa tre milioni di dollari l'anno.

L'Osservatorio delle carceri venezuelane, denuncia però che i vertici della banda criminale erano stati avvertiti dell'operazione che si stava per compiere, dando loro il tempo di fuggire. "I prigionieri più violenti e i capi avevano già negoziato la loro uscita dal complesso" del Tocorn "ed hanno lasciato il Paese una settimana fa", affermano dall'organizzazione non governativa.