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Sospeso l'abbattimento dell'orsa F36 in Trentino

Il tribunale amministrativo regionale ha accolto il ricorso degli animalisti contro l'ordinanza firmata dal presidente della Provincia

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11 settembre 2023
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Il Tribunale amministrativo regionale (Tar) di Trento ha sospeso l'ordinanza di abbattimento dell'orsa F36 firmata dal presidente della Provincia, Maurizio Fugatti. Il tribunale amministrativo, in composizione monocratica, ha infatti accolto il ricorso presentato dai legali dell'associazione animalista Leal Odv. Il giudice ha inoltre disposto la cattura dell'esemplare e la custodia presso il centro faunistico di Casteller, a Trento.

Nel decreto del Tar si rileva come "l'unica cautela ragionevolmente praticabile, allo stato, è quella di consentire la cattura di F36 senza procedere al suo abbattimento ma provvedendo a rinchiudere l'animale nella struttura del Casteller". Il giudice ha inoltre chiesto alla Provincia di Trento di depositare entro dieci giorni copia del parere dell'Ispra sull'esemplare e del rapporto tecnico "La popolazione degli orsi in Trentino: analisi demografica a supporto della valutazione delle possibili opzioni gestionali". La trattazione dell'incidente cautelare in camera di consiglio è fissata per il prossimo 12 ottobre.

"Ci auguriamo innanzitutto che l'orsa e il suo cucciolo siano ancora vivi dopo che abbiamo appreso che la Provincia l'ha radiocollarata a fine agosto senza darne notizia. Chiediamo preventivamente che non venga rinchiusa al Casteller che notoriamente rappresenta una soluzione assimilabile al 41bis. Un vero e proprio regime carcerario che annichilisce e annienta gli orsi che vi sono imprigionati". Così, in una nota, Gian Marco Prampolini, presidente di Leal, l'associazione che ha presentato il ricorso contro l'ordinanza di abbattimento dell'orsa F36.

L'ordinanza era stata firmata lo scorso 8 settembre dopo che l'animale era stato identificato dalle analisi genetiche come responsabile dell'aggressione avvenuta lo scorso 30 luglio in località Mandrel ai danni di due giovani e del falso attacco a una coppia di escursionisti registrato, il successivo 6 agosto, in località Dos del Gal, nel Comune di Sella Giudicarie.