Altri quattro sono feriti. La rappresaglia dopo i morti palestinesi di ieri. L’ira di Netanyahu: ‘Tutte le opzioni sul tavolo’
Quattro israeliani uccisi e altri 4 feriti. È il bilancio di un nuovo attacco palestinese in una stazione di servizio nei pressi dell'insediamento ebraico di Eli, vicino Nablus, in Cisgiordania.
I due attentatori palestinesi sono stati entrambi uccisi: il primo, Muhannad Faleh Abdullah Shehadeh (26 anni), dalla reazione di un civile israeliano nella stessa stazione di servizio. Il secondo, Khaled Mustafa Abdel-Latif Sabah (24 anni), datosi alla fuga è stato poi rintracciato vicino la cittadina palestinese di Tubas su un'auto rubata durante l'attentato ed eliminato. Entrambi, secondo la stessa organizzazione, erano affiliati di Hamas.
"Un attacco terroristico scioccante e ripugnante", l'ha definito il premier Benyamin Netanyahu, sottolineando che "tutte le opzione sono aperte e che Israele continuerà a combattere il terrorismo con tutta la sua forza e lo sconfiggerà".
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Scontri a Nablus
Nel suo governo, ma non solo, si vanno rafforzando le posizioni di chi invoca interventi più decisi. Ad esempio il ministro della Sicurezza nazionale e leader di destra radicale Itamar Ben Gvir ha rivendicato "il lancio di una campagna militare in Giudea e Samaria"(Cisgiordania, ndr) e la ripresa "degli omicidi mirati". Posizioni del resto già emerse ieri dopo i violenti e prolungati scontri a Jenin tra miliziani palestinesi ed esercito, dove sono stati uccisi 6 palestinesi e 7 militari israeliani sono rimasti feriti.
Anche il leader dell'opposizione Benny Gantz ha sottolineato che "a questo punto è necessaria un'azione responsabile condotta dalle forze di sicurezza". La successione di eventi di questi mesi segna sempre più una situazione di costante e alto allarme nei Territori: alcuni analisti israeliani non hanno escluso una spinta da lontano dell'Iran.
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Un giovane palestinese a Nablus
I due attentatori palestinesi - secondo la ricostruzione dell'esercito - sono arrivati in auto nella stazione di servizio vicino Eli sulla strada numero 60, che attraversa la Cisgiordania, "e hanno aperto il fuoco contro i civili". A quanto pare, fuori e dentro un piccolo ristoro della stessa stazione di servizio. Per ora si conoscono i nomi solo di tre vittime: Ofer Fayerman (64 anni), Harel Masood (21) e Elisha Anteman (17), quest'ultimo studente in una scuola religiosa ebraica.
Degli altri 4 feriti, uno versa in gravi condizioni. Hamas e Jihad hanno elogiato l'attentato terroristico definendolo "una naturale reazione all'escalation e ai crimini dell'occupazione contro il popolo palestinese". Foto postate sui social e riprese dai media mostrano a Nablus la distribuzione di dolciumi per festeggiare. ‘Sangue per sangue’, si legge su un cartoncino.