L'uomo, personaggio noto nella Curia di Tivoli, ha anche ricoperto il ruolo di dirigente dell'Azione Cattolica Ragazzi
È un professore di religione l'uomo arrestato in una piccola cittadina della provincia di Roma con l'accusa di violenza sessuale su quattro minori, tutte avvenute tra il 2016 e il 2020. Un numero che, secondo le prime indiscrezioni potrebbe essere ben maggiore. Personaggio ben conosciuto dalla Curia di Tivoli, ha ricoperto il ruolo di dirigente dell'Azione Cattolica Ragazzi per ben sei anni, dal 2002 al 2008.
L'insegnante era stato segnalato per abusi per ben tre volte all'autorità religiosa: a quel punto era stato spostato d'incarico, e trasferito in una casa famiglia per ragazzi vittime di abusi. Le violenze però, non erano state poi denunciate dall'autorità religiosa a quella giudiziaria: un elemento che, secondo quanto dichiarato dal procuratore che gestisce il caso, ha rallentato le indagini e contribuito a far rimanere l'uomo a piede libero.
"Molti genitori si confidano solo con l'autorità religiosa – ha dichiarato in conferenza stampa la Procura –. Chi non denuncia deve sapere che avrà sulla coscienza eventuali ulteriori violenze ai danni di altri bambini. Non vogliamo fare processi morali ma se avessimo subito avuto tutte le carte dall'autorità religiosa lo avremmo fermato prima". Gli inquirenti hanno parlato di "un clima di omertà ambientale molto simile a quello mafioso".
Dalle indagini, infatti, è emerso che alle autorità religiose erano già arrivate segnalazioni sul 46enne a partire dal 2021, e che nessuna di queste era stata trasmessa all'autorità giudiziaria. Le indagini sono partite solo quando un ragazzo, ormai maggiorenne, ha denunciato tutto alla polizia: quello che si è scoperto è stato un vaso di Pandora, che andava avanti da anni. E c'è la seria possibilità che siano molti i ragazzi che, per paura di non essere creduti, non hanno mai denunciato il professore.