Lo denuncia il Times of Malta nella sua edizione online: respinte da parte delle forze armate le richieste di avere accesso alle cifre
Le autorità maltesi rifiutano sistematicamente non solo di commentare le accuse di respingere i migranti e/o farli morire in mare ma evitano anche di comunicare i dati sulle attività di salvataggio.
Lo denuncia il Times of Malta nella sua edizione online, specificando che "per oltre un anno" le forze armate maltesi (Afm, responsabili per le operazioni nella enorme zona Sar di Malta) "hanno rifiutato di dire quante persone sono state salvate nelle acque di competenza, quante persone sono state sbarcate a Malta e quante siano state portate in Italia o in Libia" sostenendo che quella del quotidiano era una richiesta fatta solo per "curiosità".
Il giornale maltese precisa di aver richiesto i dati alla Afm, al Ministero dell'interno e al gabinetto del primo ministro facendo riferimento alle norme europee sul diritto di informazione e alla luce delle denunce fatte negli anni da numerose Ong per violazione delle leggi internazionali da parte dei governi maltesi. Ciò nonostante, le richieste sono state respinte e nel maggio 2022 il quotidiano ha fatto ricorso al Commissario per l'informazione e la protezione dei dati. Ma la Afm ha rifiutato di fornire i dati sostenendo che "il rilascio di tali informazioni provocherebbe irrimediabile danno alla sicurezza e/o alla difesa di Malta, per le seguenti ragioni: il richiedente cerca di ottenere statistiche operative e dati di natura sensibile, inoltre è contrario agli interessi di sicurezza nazionale divulgare il modus operandi delle forze armate".