Gli animali esotici portati illegalmente dall’ex boss dei Narcos nella sua tenuta si sono riprodotti oltre misura: parte di loro verrà inviata all’estero
Il governo colombiano sfratta gli ‘ippopotami di Escobar’, almeno una buona parte di loro, nel tentativo di controllarne la popolazione in costante crescita nonostante una campagna di sterilizzazione condotta nel 2021. L’ex re del narcotraffico aveva importato illegalmente nel Paese, negli anni Ottanta, quattro di questi pachidermi (un maschio e tre femmine) per il suo zoo privato allestito nella sua vasta tenuta-fortezza, la Hacienda Napoles, a Doradal, nel dipartimento di Antioquia. Ora, secondo il governatore locale Aníbal Gaviria – come riporta la Cnn – Bogotá si prepara a inviarne 70 all’estero: 60 in India e 10 in Messico.
Secondo il governo colombiano, oggi tra 130 e 160 ‘ippopotami di Escobar’ vivono nella zona, ben oltre i confini dell’ex ranch di Escobar. Gli ippopotami originari facevano parte di una collezione di animali esotici che Escobar aveva accumulato negli anni 80 nel suo ranch a circa 250 km da Medellín. Dopo la sua morte nel 1993, le autorità trasferirono la maggior parte degli altri animali, ma non gli ippopotami, perché erano troppo difficili da trasportare. Da allora, però, questi pachidermi hanno iniziato a riprodursi rapidamente, estendendo la loro portata lungo il bacino del fiume Magdalena, e ora rappresentano non solo una sfida ambientale ma preoccupano i residenti delle aree vicine.
Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Nature, il loro numero potrebbe aumentare fino a 1’500 esemplari entro due decenni. Due anni fa le autorità hanno cercato di controllare la loro popolazione attraverso castrazioni e "iniezioni" di dardi contraccettivi, ma questo piano ha avuto un successo limitato.