economia

Accordo Ue sulla global tax per le multinazionali

Dopo mesi di stallo, intesa sull’aliquota al 15% sopra i 750 milioni. Anche la Svizzera sta legiferando sullo stesso tema

Il simbolo dell’euro a Francoforte (Keystone)
13 dicembre 2022
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Dopo mesi di veti e ricatti, anche la global minimum tax si è infine sbloccata con l’ultimo positivo incastro dei dossier legati all’Ungheria, l’ultimo signornò della serie, dopo un lungo stallo già visto per mesi con il veto della Polonia. In Consiglio Ue è dunque giunto il via libera alla tassazione minima per le grandi aziende, parte di un più ampio disegno di riassetto delle regole fiscali tra i Paesi dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse)

L‘intesa nella notte è arrivata assieme all’Ok da tutti i 27 dell’Ue ai 18 miliardi di aiuti all’Ucraina per il 2023, al Pnrr ungherese e al congelamento (con piccolo sconto) dei fondi Ue a Budapest per le mancate riforme sullo stato di diritto. La tassazione minima globale mira a fermare la corsa al ribasso tra Stati sulle aliquote fiscali per attrarre nei diversi territori le ’big corporation’: secondo il riassetto gli utili dei grandi gruppi, multinazionali o società con un fatturato annuo oltre i 750 milioni di euro saranno invece tassati comunque almeno per il 15%.

Svolta nel prelievo fiscale

Nel disegno Ocse la riforma verrà integrata poi con un nuovo schema di prelievo fiscale per le multinazionali, basato su una convenzione multilaterale, per far pagare alle ‘big tech’ le imposte sugli utili nei territori in cui sono stati effettivamente generati. In base a una stima dell’Osservatorio fiscale europeo la global minimum tax porterebbe ulteriori entrate fiscali nell’Ue per 83,3 miliardi di euro, 3,1 dei quali per l’Italia (lo studio è del 2021 su dati 2017).

La Commissione europea ha così salutato con soddisfazione l’intesa ricordando che è già stata concordata a livello globale da 137 Paesi, oltre a segnalare che la direttiva garantisce anche una tassazione effettiva quando la casa madre sia basata al di fuori dell’Ue in un Paese a fiscalità ridotta. Le nuove norme andranno ora adottate dai 27 Paesi dell’Ue entro fine 2023. "Questo accordo sulla tassazione minima delle società è una vittoria per l’equità, una vittoria per la diplomazia e una vittoria per il multilateralismo", ha commentato il commissario europeo per gli Affari economici Paolo Gentiloni. "Dobbiamo ora concentrare i nostri sforzi per portare a termine le discussioni sull’altro pilastro dell’accordo globale, che si concentra sulla tassazione dei maggiori gruppi multinazionali, e portarlo nel diritto dell’Ue".