Italia

Curato grazie a Maradona, nei guai per spaccio

Per l’ex bimbo di Acerra salvato (e curato in Svizzera) dal Pibe de Oro sono scattati gli arresti domiciliari e la revoca del reddito di cittadinanza

(Keystone)
2 ottobre 2022
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Dove c’era il fango ora c’è una statua, dedicata a Diego Armando Maradona e al gesto di beneficenza del campione argentino, 36 anni fa. Il campetto malconcio di Acerra (Napoli) fu lo scenario, raccontato anche da un libro, di una partita di solidarietà disputata dal campione argentino, morto a novembre 2020, per raccogliere fondi e aiutare un bimbo malato. Luca Quarto era quel bambino, all’epoca non aveva neanche un anno e doveva essere sottoposto a una delicata operazione al palato.

Grazie ai fondi raccolti fu portato in Svizzera dai genitori e l’intervento riuscì. Ora di anni ne ha 38 e nei giorni scorsi è stato arrestato dai carabinieri di Bellaria Igea Marina (Rimini) per spaccio di cocaina. "Maradona è come un secondo padre per me", ha sempre detto Quarto. Con il Pibe de Oro si erano incontrati e abbracciati nel 2002 durante la trasmissione ‘C’è posta per te’ di Maria de Filippi.

Il papà Gennaro lo aveva portato dal campione del Napoli quando era ancora in fasce, e Diego era rimasto colpito dalla storia. Luca era nato con una malformazione che non gli avrebbe consentito una vita normale. Il calciatore si mise all’opera insieme con Pietro Puzone, altro giocatore del Napoli, che era di Acerra. Altri azzurri scesero in campo contro l’Acerrana, nello stadio comunale divenuto un pantano a causa della pioggia. Ma la partita per Maradona era troppo importante, quasi cinquemila persone si erano radunate per vederlo all’opera e si giocò nonostante le condizioni del terreno di gioco, e gli organizzatori riuscirono a raccogliere i fondi necessari per l’operazione.

Ora al posto di quel campo c’è un parco urbano e da marzo scorso anche una statua a memoria di quel giorno, ricordato come un esempio della generosità della leggenda argentina. Quando Diego è morto, Quarto è stato intervistato e ha ricordato come quel gesto gli abbia realmente cambiato la vita. Nel frattempo si è trasferito in Romagna e ora è finito nei guai: venerdì sera è stato arrestato con l’accusa di fare il pusher a Bellaria Igea Marina (Rimini): è stato sorpreso dai carabinieri mentre cedeva in strada una dose di cocaina a un imprenditore della zona.

L’acquirente è stato identificato e segnalato alla Prefettura come assuntore, mentre Quarto è stato arrestato. In casa gli sono stati sequestrati 50 grammi di cocaina, un bilancino di precisione, il materiale per il confezionamento e cinquemila euro in contanti, ritenuti il provento dell’attività di spaccio. In attesa del processo, fissato il prossimo 24 ottobre, il giudice ha disposto gli arresti domiciliari, revocandogli il reddito di cittadinanza.