Lo annuncia la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Pronta una serie di misure per proteggere i consumatori e le imprese vulnerabili
"Come quinta misura" tra quelle che l’Ue metterà in campo nel breve termine sull’emergenza energetica "proporremo un price cap al gas russo. L’obiettivo è molto chiaro, dobbiamo tagliare i proventi alla Russia che Putin usa per finanziare la sua atroce guerra in Ucraina". Lo annuncia la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen.
La Commissione europea propone "un obiettivo obbligatorio per la riduzione del consumo di elettricità nelle ore di punta", ha annunciato Von der Leyen in un punto stampa, sottolineando che l’esecutivo comunitario lavorerà "a stretto contatto con gli Stati membri per raggiungere questo obiettivo".
La proposta fa parte di "una serie di misure immediate che proteggeranno i consumatori e le imprese vulnerabili e li aiuteranno ad adattarsi". "L’approvvigionamento energetico globale è scarso" e "ciò richiede una riduzione intelligente della domanda", ha spiegato.
Non vale "più la pena" di ascoltare quello che dice il presidente russo Vladimir Putin sul fronte dell’energia poiché la Russia non fa altro che "ricattare l’Ue" e questo si vede dal fatto che a diversi Stati membri sono state completamente tagliate le forniture, ha sottolineato la presidente della Commissione Ue. "Ora come ora dobbiamo solo proteggerci, rinforzare la nostra posizione".
La Commissione europea propone un sistema di prelievo sugli extra-profitti delle società energetiche per fare fronte al caro energia che pesa su consumatori e imprese, ha spiegato. Le strade indicate sono "un tetto ai ricavi delle aziende che producono elettricità a basso costo" e "un contributo di solidarietà per le aziende di combustibili fossili".
"Le società di servizi energetici devono essere supportate per far fronte alla volatilità dei mercati. Aggiorneremo il nostro quadro temporaneo per consentire la rapida consegna delle garanzie statali" così da "facilitare il sostegno alla liquidità da parte degli Stati membri per le società energetiche", ha indicato la presidente della Commissione europea. Alle utilities "viene attualmente richiesto di fornire importi inaspettatamente ingenti, e questo minaccia la loro capacità di negoziare e la stabilità dei mercati futuri", ha evidenziato.