Il presidente palestinese al termine del colloquio con Joe Biden ha ribadito l’importanza del ritorno alla soluzione dei Due Stati lungo le linee del 1967
"Porgo la mano ai leader di Israele per fare la pace": lo ha ribadito il presidente palestinese Abu Mazen nell’incontro con la stampa al termine del colloquio a Betlemme con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden.
"Noi abbiamo espresso l’importanza di ripristinare le basi su cui si fonda il processo di pace, ossia la soluzione dei Due Stati lungo le linee del 1967". "Dopo 74 anni dalla Nakba (il ‘disastro’ della costituzione di Israele, ndr) non è forse giunto il momento che l’occupazione termini e che il nostro fiero popolo riacquisti la libertà e l’indipendenza?". "La chiave per garantire la pace alla regione – ha ribadito – inizia con il riconoscimento dello Stato di Palestina. Solo allora Israele sarà accolto per vivere in pace, sicurezza e buon vicinato con i Paesi della regione".
Abu Mazen ha anche avvertito: "L’occasione per la realizzazione della soluzione dei Due Stati lungo le linee del 1967 potrebbe essere attuabile oggi, ma nessuno sa cosa ci riservi il futuro".
Abu Mazen ha poi ricordato a Biden alcuni dossier bilaterali ancora aperti fra cui la questione del consolato Usa a Gerusalemme. Nel suo incontro con Biden Abu Mazen aveva al fianco il premier Mohammed Shtayeh, il segretario generale dell’Olp Hussein al-Sheikh, il capo dell’intelligence Majed Faraj e il ministro degli Esteri Riad al-Malki.