Il cancelliere austriaco smentisce la notizia diffusa dall’agenzia di stampa russa Tass: ‘Continuiamo a pagare in euro, ci atteniamo alle sanzioni Ue’
L’annuncio che l’Austria avrebbe deciso di rompere il fronte europeo e pagare in rubli il gas a Mosca arriva in mattinata dalla Tass. Ma viene smentita nel giro di un’ora da Vienna. "L’Austria accetta i termini di pagamento del gas russo in rubli", è il titolo dell’agenzia di stato di Mosca, che come fonte cita direttamente il cancelliere austriaco Karl Nehammer. E scrive, senza però virgolettare la frase, che la parte austriaca, rappresentata dalla compagnia petrolifera e del gas Omv, ha accettato le condizioni della Russia per il pagamento delle forniture di gas in rubli, aprendo un conto presso una banca russa. La Tass precisa che a dichiararlo è stato lo stesso cancelliere, nel corso di una conferenza stampa. E riporta poi un virgolettato di Nehammer, nel quale però la parola ‘rubli’ non compare mai: "Abbiamo accettato i termini di pagamento, così come il governo tedesco. I termini sono risultati in linea con le sanzioni. Questo era importante per noi".
Passa poco più di un’ora, il tempo per la stampa austriaca di notare il lancio dell’agenzia di Mosca e contattare la cancelleria per capire se realmente Vienna abbia preso – in solitaria – una decisione di totale rottura rispetto a Bruxelles. Nel frattempo la notizia non viene rilanciata da alcun organo di stampa internazionale. Fino a quando a sgomberare il campo da qualunque dubbio ci pensa lo stesso Nehammer con un tweet molto diretto, che non lascia spazio ad ambiguità: "Prima che le fake news della propaganda russa vengano diffuse ulteriormente qui", scrive sul social, "ovviamente Omv continuerà a pagare in euro le consegne di gas dalla Russia", assicura il cancelliere. Che sottolinea: "L’Austria si attiene alla lettera alle sanzioni concordate dall’Ue".
Poco prima era intervenuta anche la ministra dell’Energia Leonore Gewessler che aveva spiegato come al momento non fossero arrivati segnali di restrizioni o rallentamenti nella fornitura di gas da parte della Russia, dopo il blocco imposto a Polonia e Ungheria per essersi rifiutate di pagare in rubli. "Non abbiamo questi segnali, il gruppo energetico austriaco Omv continuerà i pagamenti in conformità con le sanzioni tramite euro", le parole di Gewessler.