I dimostranti stanno protestando da giorni contro un gruppo di estrema destra che si vanta di aver bruciato il Corano durante i suoi raduni pubblici
Tre persone sono rimaste ferite da colpi di arma da fuoco nei violenti scontri di ieri in Svezia tra forze dell’ordine e manifestanti che protestavano contro un gruppo di estrema destra che si vanta di aver bruciato il Corano durante i suoi raduni pubblici. Violenze si sono registrate alla periferia di Stoccolma ma anche a Malmö, Linköping e Norrköping.
La polizia di Norrköping ha riferito di avere sparato diversi colpi di avvertimento. "Tre persone sembrano essere state colpite da rimbalzi e sono attualmente in cura in ospedale", ha scritto in una nota. I tre feriti, di cui non si conoscono le condizioni, sono anche "in arresto, sospettati di reato", si precisa.
Questo è il secondo scontro del genere in quattro giorni a Norrköping. La prima volta, una contromanifestazione si era opposta a un raduno del gruppo anti-immigrazione e anti-Islam "Hard Line", guidato dall’estremista Rasmus Paludan. Ieri gli oppositori sono scesi di nuovo in piazza in occasione di un altro appuntamento dell’estrema destra a cui Paludan alla fine ha rinunciato.
A Norrköping, quattro persone sono state arrestate tra i circa 150 partecipanti alla manifestazione, durante la quale, riferisce la polizia, sono state lanciate pietre contro gli agenti e bruciati veicoli.
La Bbc riferisce di tre notti di scontri. Nel quartiere di Rosengrad a Malmö la polizia ha disperso una folla di manifestanti che avevano dato alle fiamme un autobus. In città si erano dati appuntamento gli estremisti di destra del movimento Stram Kurs (Linea dura), guidato dall’estremista Rasmus Paludan.
Altri scontri tra polizia e manifestanti hanno colpito la Svezia negli ultimi giorni. Secondo quanto riferito, almeno 16 agenti di polizia sono stati feriti e diversi veicoli della polizia distrutti nei disordini seguiti alle manifestazioni del gruppo di estrema destra nella periferia di Stoccolma e nelle città di Linköping e Norrköping.
Il capo della Polizia nazionale svedese, Anders Thornberg, ha sottolineato la brutalità dell’agire dell’estrema destra, le cui azioni hanno avuto eco anche fuori dai confini del Paese.
Il Ministero degli esteri iracheno ha convocato l’incaricato d’affari svedese a Baghdad e ha avvertito che la vicenda potrebbe avere "serie ripercussioni" sulle relazioni tra la Svezia e le comunità musulmane in generale.