Il canale con la N maiuscola ha sospeso tutti i progetti futuri e le acquisizioni; emittenti pro-Putin come RT e Sputnik irrintracciabili su Spotify
Dopo le major di Hollywood, anche i servizi in streaming chiudono con la Russia. Netflix ha sospeso tutti i progetti futuri e le acquisizioni nel paese di Vladimir Putin, mentre Spotify ha abbandonato la sua sede "a tempo indeterminato" a causa dell’attacco contro Kiev "lanciato da Mosca senza provocazioni". Netflix, che in Russia ha circa un milione di abbonati ma punta da tempo a produrre all’estero per diversificare geograficamente il suo catalogo, aveva quattro serie originali in produzione in Russia. Spotify, dal canto suo, ha reso praticamente irrintracciabili contenuti collegati allo stato russo e rimosso trasmissioni di emittenti affiliate al Cremlino come RT e Sputnik. Non ha però bloccato l’accesso al suo servizio all’interno della Russia: "Pensiamo che sia importantissimo cercare di mantenere i nostri servii operativi per consentire il flusso globale d’informazioni", ha spiegato la piattaforma di audiostreaming.