Con l’addio di Meuthen si tratta del terzo leader di Afd a mollare: ‘Parte del partito si muove fuori dai limiti della democrazia’
È un film già visto, ormai tre volte. Il leader dell’ultradestra tedesca molla, denunciando come Alternative für Deutschland sia diventata troppo radicale. Oggi è toccato al presidente Jörg Meuthen, europarlamentare e fra i profili più moderati del partito che nel Parlamento tedesco è completamente isolato. Meuthen ha fatto sapere di lasciare “con effetto immediato” la presidenza e di uscire dal partito, mentre manterrà il seggio in Europa. Anche la moglie ha detto addio all’Afd. “Una parte del partito si muove su un terreno al di fuori dell’ordinamento basato sulle libertà e la democrazia”, ha affermato alla tv Ard, che per prima ha dato la notizia.
Meuthen ha anche ammesso di essere stato sconfitto nel tentativo di riportare l’ultradestra su posizione più moderate, nell’obiettivo di poter creare alleanze con gli altri partiti.
Del resto si tratta del destino toccato prima di lui innanzitutto al fondatore di una creatura politica che nasceva come antieuro, l’economista Bernd Lucke, che disse addio nel 2015. Subito dopo fu il turno di Frauke Petry, che gettò la spugna nel 2017. La motivazione è stata per tutti la stessa. Meuthen aveva collaborato senza problemi con Alexander Gauland, nella leadership a due, ma aveva molti problemi a intendersi con Thino Krupalla, attuale copresidente.
Secondo Meuthen, è prevalsa la linea fondamentalista, dettata dagli elementi di quella ‘Fluegel’ di estrema destra che fu formalmente sciolta. “Tardi, troppo tardi”, gli ha rimproverato oggi Konrad Adam, pure fuoriuscito in passato da Alternativa. Il declino di Afd sarebbe segnato, stando a questa voce, che lo vede destinato a diventare un partito oltranzista di rilevanza regionale nell’Est del Paese.
Alternativa ha subito un forte esodo di iscritti, e in questi giorni ha visto l’ennesimo duro scontro con la Cdu, che ha cacciato Max Otte, esponente di una corrente ultraconservatrice, per aver accettato la candidatura alla presidenza della Repubblica promossa appunto da Afd. “Quando si pensa che nella forma attuale il proprio partito non abbia alcun futuro, è il momento di lasciare”, ha affermato ancora Meuthen parlando in tv in serata. “Ho sempre detto che ci sono due anime, io mi ero schiarato chiaramente a favore di una, ma si sta affermando inequivocabilmente l’altra”, ha tagliato corto. (ANSA).