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Queen Elisabeth da record: via al Giubileo dei 70 anni sul trono

Buckingham Palace ha diffuso il programma dei festeggiamenti, che entrano nel vivo dal 6 febbraio. In calendario (Covid permettendo) vari grandiosi eventi

La regina Elisabetta II
(Keystone)
10 gennaio 2022
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Feste di popolo, sfilate, onori e stelle del firmamento dello show business planetario, ma anche qualche incognita: dalla salute all’età, dalle ombre che incombono su casa Windsor agli imprevisti della pandemia. C’è tutto questo dietro il Giubileo di Platino che prende il via ufficialmente in Gran Bretagna in queste ore con la pubblicazione del programma diffuso da Buckingham Palace.

Giubileo che segna i 70 anni sul trono di Elisabetta II, ennesimo traguardo di longevità per la regina dei record, destinato a entrare nel vivo dal 6 febbraio, data in cui l’attuale sovrana ereditò neppure 26enne nel 1952 le insegne di monarca britannica, come dei residui territori d’oltremare dell’ex impero e di quei Paesi del Commonwealth non trasformatisi in repubbliche, nel giorno della morte prematura di re Giorgio VI suo padre.

Il calendario ufficiale include – sviluppi Covid permettendo – una serie di grandiosi appuntamenti collettivi fra i quali la corte annuncia l’esibizione di alcune delle “più grandi star” globali. Per culminare in ben 4 giornate nazionali festive extra consecutive, fra il 2 e il 5 giugno. Diversi eventi vedranno la presenza dell’erede al trono Carlo e della consorte Camilla, nonché del principe William (secondo in linea di successione) con la fresca 40enne Catherine e i loro figli, o di altri membri senior della Royal Family. Mentre non è ancora stato certificato quali saranno quelli ai quali Sua Maestà, che compie 96 anni il 21 aprile, assisterà di persona.

La regina ha d’altronde cancellato qualunque spostamento significativo negli ultimi tre mesi, dopo aver ricevuto la raccomandazione tassativa dei medici di trascorrere un tempo di riposo nel castello di Windsor dove tuttora si trova, e durante il quale si è sottoposta pure a un raro ricovero-lampo in ospedale di 24 ore, per imprecisati accertamenti diagnostici.

Anche se la sua tempra d’acciaio non sembra esser venuta meno, come testimoniato dalle riapparizioni recenti in video, dalla ripresa di alcuni impegni pubblici (sia pure in forma leggera), dalla determinazione ribadita più volte di non mancare ai momenti chiave del Giubileo: a dispetto del dolore evidente per la perdita nel 2021 del quasi centenario principe consorte Filippo; o dei grattacapi dinastici legati allo strappo americano del nipote Harry, con Meghan, ma soprattutto al coinvolgimento nello scandalo Epstein del proprio figlio terzogenito Andrea.

Non si tratta del resto di una meta qualsiasi per Elisabetta che – dopo aver già da tempo battuto i primati di durata della regina Vittoria o quello dei chilometri percorsi nei decenni in visite di Stato compiute nei 5 continenti da qualsiasi testa coronata della storia – diverrà il mese prossimo la prima monarca britannica ad aver mai tenuto in mano lo scettro per 70 anni.

“Un anniversario senza precedenti”, evidenzia lo stesso palazzo reale in una nota, illustrando una mappa di festeggiamenti disseminati per tutto il 2022. Con un concorso per la realizzazione di un pudding speciale al via già da oggi; ma con il clou fissato a partire dal 2 giugno a ricordo della data in cui – nel 1953, dopo i prolungati mesi del lutto per la scomparsa del padre – ella venne solennemente incoronata nell’Abbazia di Westminster.

Sarà quella la settimana cruciale, con una maestosa liturgia prevista nella cattedrale di St. Paul; un super concerto animato dentro Buckingham Palace da numerose celebrità musicali mondiali di prima grandezza; parate in alta uniforme, spettacoli pirotecnici, fino a un’enorme sfilata di artisti, danzatori, fantasisti del circo, militari e lavoratori dei servizi essenziali chiamati a “raccontare” momenti salienti di sette decenni di regno attraverso una kermesse di strada in cui si promette sfoggio “d’impressionante creatività”. E senza scordare gli oltre 1’400 banchetti celebrativi offerti in giro per l’isola a schiere di volontari impegnati in attività sociali patrocinate dai Windsor.

C’è chi si chiede se possa essere in fondo una sorta di canto del cigno per l’inossidabile figlia di re Giorgio. Ma nulla al momento permette di confermarlo, salvo considerare un segnale il ruolo sempre più pesante da co-reggente di fatto attribuito all’eterno delfino Carlo; quello da principe di Galles in pectore accreditato a William; o la cooptazione recentissima di Camilla nel supremo consesso regale dell’Ordine della Giarrettiera.