È successo nel comasco. Il sospetto è che dietro vi sia un’organizzazione mirata a ottenere fraudolentemente i Green pass
Una dottoressa di medicina di base in servizio all’hub vaccinale di Lurate Caccivio è stata denunciata per il reato di truffa e falso ideologico alla Procura della Repubblica di Como. Il motivo? Avrebbe finto di vaccinare alcuni pazienti senza iniettare loro il siero, ma facendoli risultare vaccinati, consentendo loro di ottenere il Green pass. La denuncia è partita dalla cooperativa Medici Insubria, presieduta dal dottor Giovanni Clerici, che si occupa della gestione dell’hub e della somministrazione vaccinale.
Da quanto si è appreso la dottoressa, estranea alla cooperativa, si era proposta di vaccinare 17 pazienti fragili da lei seguiti, che arrivavano da diverse parti della Lombardia. Ottenuto il nullaosta da Ats Insubria e le credenziali necessarie, il medico venerdì pomeriggio si è presentato con la lista delle 17 persone da vaccinare, alle quali avrebbe dovuto somministrare delle seconde dosi. Il suo atteggiamento ha però insospettito i colleghi, che l’hanno osservata e hanno chiesto l’intervento dei carabinieri di Appiano Gentile, i quali hanno interrotto la sua attività.
In pratica, la dottoressa fingeva di fare il vaccino iniettando la dose, già nella fiala, nel cotone idrofilo. Quando il dottor Giovanni Clerici si è poi messo al posto della donna per proseguire le vaccinazioni, i pazienti prenotati si sono allontanati. Il sospetto è che dietro vi fosse un’organizzazione mirata a ottenere fraudolentemente i Green pass: saranno le indagini della Procura di Como a chiarire se il sospetto è fondato. I reati per la quale è stata denunciata la dottoressa prevedono una condanna massima sino a otto anni. Inoltre, rischia la sospensione dall’attività medica e la radiazione. Potrebbero finire sotto indagine anche i pazienti.