Estero

Un maestro-sindacalista alla guida del Perù

Adesso è ufficiale, Pedro Castillo, 51 anni, è il nuovo presidente del Paese sudamericano. Proclamata la sua elezione

La proclamazione lunedì sera (Keystone)
20 luglio 2021
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Il candidato della sinistra radicale Pedro Castillo è stato proclamato lunedì sera vincitore delle elezioni presidenziali in Perù, più di un mese dopo il secondo turno tra lui e la candidata populista di destra Keiko Fujimori. "Proclamo presidente della Repubblica José Pedro Castillo Terrones", ha affermato il presidente della Giuria elettorale nazionale (Jne), Jorge Luis Salas, in una breve cerimonia virtuale. Castillo, 51 anni, insegnante e sindacalista nonché padre di tre ragazzi, sarà alla testa di un Paese di 33 milioni di abitanti. Nato in un villaggio della regione di Cajamarca, è il primo capo di Stato senza legami con le élites politiche, economiche e culturali del Perù. Per l'analista Hugo Otero si tratta del "primo presidente povero" del Paese.

L'autorità elettorale competente per l'esame dei ricorsi ha così confermato i risultati forniti alcune settimane fa dall'Ufficio nazionale dei processi elettorali (Onpe). Al termine dello scrutinio del 100% dei voti, l'Onpe aveva decretato Castillo, vincitore con il 50,12% dei voti, contro il 49,87% della rivale Fujimori, 46 anni. Secondo i risultati convalidati dalla Jne, Castillo vince con 44'263 voti davanti alla figlia dell'ex presidente Alberto Fujimori (1990-2000). Castillo entrerà in carica il 28 luglio, giorno in cui scade il mandato del presidente a interim Francisco Sagasti.

Poche ore prima dell'annuncio ufficiale, la candidata della destra populista Keiko Fujimori - che aveva lanciato accuse di frode - si è impegnata a "riconoscere" il risultato. Il Jne aveva annunciato su Twitter che dopo aver dichiarato "all'unanimità l'inammissibilità dei 5 (ultimi) ricorsi presentati dal partito politico Fuerza Popular, si procederà alla predisposizione dell'atto di proclamazione dei risultati generali". La cerimonia di investitura sarà programmata "questa settimana", ha aggiunto senza specificare la data.

Fujimori, che all'inizio di luglio aveva fatto intendere di non voler riconoscere la vittoria del suo avversario, ha fatto ieri dietrofront durante una conferenza stampa: "Annuncio che adempiendo ai miei impegni, al mio impegno verso tutti i peruviani, al (premio Nobel) Mario Vargas Llosa e alla comunità internazionale, riconoscerò i risultati, perché è quello che richiedono la legge e la Costituzione che ho giurato di difendere".