Estero

Covid-19, 28 milioni di contagi nel mondo. Usa i più colpiti

Israele introduce un lockdown di due settimane, mentre in Giappone si abbassa il livello di allerta

L'India ha superato il Brasile per numero di contagi (Keystone)
11 settembre 2020
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I contagi da coronavirus ufficialmente accertati nel mondo hanno superato quota 28 milioni, secondo i dati dell'università statunitense Johns Hopkins. I decessi totali sono oltre 908mila. Il paese più colpito in termini assoluti restano gli Stati Uniti, con quasi 6,4 milioni di casi e almeno 191.750 morti: la gestione della pandemia è diventato terreno di battaglia in vista delle presidenziali, dopo le rivelazioni contenute nel libro di Bob Woodward secondo le quali Donald Trump ha ammesso di aver minimizzato il coronavirus. "Uno sconsiderata disprezzo delle vite umane" ha commentato Kamala Harris, la candidata democratica alla vicepresidenza.

Seguono l'India e il Brasile dove nelle ultime 24 ore sono stati accertati oltre 40mila nuovi casi e 983 morti.

Nella notte, il comitato ministeriale di Israele per il coronavirus ha proposto il lockdown del Paese a fronte del picco dei contagi delle ultime settimane. La decisione sarà convalidata dal governo domenica. Nella fase iniziale il lockdown durerà due settimane e riguarderà la festa di Rosh ha-Shanà (il Capodanno ebraico) e il digiuno di Kippur. Se avrà l'effetto sperato, sarà poi allentato in forma molto graduale. L'inizio del lockdown sarà stabilito dal governo. Secondo i media è prevedibile che avverrà dopo mercoledì, ossia al ritorno del premier Benyamin Netanyahu da Washington, dove il 15 settembre saranno firmati gli accordi di pace fra Israele ed Emirati arabi uniti. Una volta che il lockdown sarà entrato in vigore, gli israeliani non potranno allontanarsi dalle proprie abitazioni per oltre 500 metri. Il sistema educativo sarà chiuso e così lo saranno anche tutti gli esercizi privati non indispensabili. Preghiere potranno essere tenute solo all'aperto o in spazi ritenuti idonei dalle autorità sanitarie. Ieri, prima che il 'Comitato' ministeriale decidesse il lockdown, diversi ospedali avevano fatto presente al governo di aver raggiunto un livello di guardia nei dipartimenti per il coronavirus, specialmente nelle zone più colpite dalla pandemia.

Tokyo invece abbassa di un gradino il livello di allerta contro il coronavirus, in considerazione del calo settimanale registrato del numero dei contagi. Il governo metropolitano ha spiegato di aver preso la decisione dopo un'ampia consultazione con la commissione di esperti medici, portando il valore a 3 su una scala massima di 4, su cui si era assestato negli ultimi due mesi. Il vice presidente dell'Associazione medica della capitale, Inokuchi Masataka, ha detto che la media dei nuovi casi negli ultimi sette giorni è scesa a 149, rispetto ai 183 della settimana precedente. "L'andamento ribassista, tuttavia è ancora modesto e i residenti devono continuare a usare cautela", ha comunque aggiunto Masataka. In seguito alla riunione del comitato di vigilanza il governo metropolitano ha inoltre deciso di eliminare le restrizioni che prevedevano di anticipare la chiusura alle 22 per le attività commerciali nel settore della ristorazione. Con gli ultimi 276 casi nella giornata di giovedì la somma complessiva delle positività a Tokyo si è assestato a 22.444, quasi un terzo del totale nazionale.