Estero

New York non può ancora pensare alla riapertura

Il lockdown continuerà almeno fino al 13 giugno, troppo lento il calo dei contagi

keystone
15 maggio 2020
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New York non esce dall'incubo. Da due mesi in stato di lockdown per il coronavirus, l'anima economica e culturale degli Stati Uniti, resterà in confinamento almeno fino al 13 giugno, secondo un nuovo ordine esecutivo del governatore dello Stato Andrew Cuomo.

Se in Europa si è, prudentemente, messo in moto il rilancio dell'economia, New York, epicentro americano dell'epidemia con oltre 20'000 morti, deve ancora attendere. La data di riapertura dei negozi, ristoranti e teatri che attirano milioni di turisti rimane incerta. Resta in vigore anche l'ordine per i residenti di restare in casa.

"Dobbiamo essere intelligenti", insiste Cuomo, che non cessa di mettere in guardia contro una potenziale seconda ondata del virus. Solo cinque regioni poco popolose dello Stato hanno ricevuto l'autorizzazione per rilanciare alcune attività commerciali, industriali e ricreative a partire da oggi ed entrare nella cosiddetta "Fase 1".

"Serve una prova di grande disciplina", ha aggiunto dal canto suo il sindaco Bill de Blasio alla Cnn, sottolineando che il ritorno a una parvenza di normalità si svolgerà in modo progressivo. Malgrado il contagio da Covid-19 sembri in calo - il numero dei morti quotidiani è sceso sotto i 200 - le autorità rifiutano di pronunciarsi sul ritorno a scuola in settembre. Al momento, la megalopoli di 8,6 milioni di abitanti non adempie ai criteri necessari per far ripartire l'economia: regolare flessione dei ricoveri, delle persone in terapia intensiva e dei tamponi positivi al coronavirus.

Assoggettati a un lockdown interminabile, i newyorchesi, nonostante le gravi conseguenze economiche soprattutto per le comunità nere e ispaniche, hanno tutto sommato dato prova di pazienza. Mentre in tante altre parti degli States le manifestazioni anti-confinamento si sono moltiplicate, qui in molti hanno aderito alla prudenza delle autorità. Tanto più che diverse decine di bambini - sarebbero almeno un'ottantina - sono vittime di una rara infiammazione pediatrica, probabilmente da far risalire proprio al Covid-19.

La salute finanziaria della città è un motivo di preoccupazione, con le entrate fiscali colate a picco con l'economia in affanno. De Blasio evoca lo spettro di un fallimento come negli anni '70, che allora aveva favorito l'esplosione della criminalità. Il sindaco democratico supplica il presidente Donald Trump di approvare un nuovo piano di rilancio, ideato dai democratici, che porterebbe nelle casse della Grande Mela 17 miliardi in due anni. Ma l'inquilino della Casa Bianca, per altro nato nel Queens e dunque newyorchese doc, ha già escluso di adottare nella sua forma attuale questo pacchetto di stimoli.