Lo ha annunciato il ministro della Sanità Matt Hancock. Si tratta del vaccino allo studio del team di ricercatori dell'Università di Oxford.
Scatteranno da giovedì i primi test sperimentali sull'uomo per il vaccino anti Coronavirus sostenuto dal governo britannico e attualmente allo studio del team di ricercatori dell'Università di Oxford. Lo ha annunciato oggi Matt Hancock, ministro della Sanità nella conferenza stampa di Downing Street sull'emergenza. Conferenza stampa nella quale Hancock ha sottolineato il numero ancora elevato di morti nel Regno e ha insistito sulla necessità di proseguire per ora col lockdown.
Si tratta di "non disperdere i progressi" fatti nella lotta alla diffusione del virus, ha proseguito il ministro britannico, indicando una curva di contagi in flessione nel Paese - e con un calo del totale delle persone ricoverate a Londra, epicentro nazionale dell'epidemia - ma aggiornando ulteriormente a 17'366 i morti registrati negli ospedali del Regno rispetto ai 17'337 indicati dal suo dicastero fino a stamattina. Un numero che conferma "quanto questo virus sia letale" e quanto sia necessario "non mettere a rischio altre vite allentando le regole del distanziamento sociale" prima che sia passato "il pericolo di un secondo picco", ha detto.
Riguardo alle ricerche di Oxford sul vaccino, Hancock ha poi notato come "in tempi normali" per arrivare alla sperimentazione umana "ci sarebbero voluti anni". E pur precisando che ci vorrà tempo prima di sperare di poter mettere a disposizione della generalità dei britannici un vaccino che "funzioni in sicurezza nei tempi più brevi umanamente possibile", ha assicurato che il governo è pronto a mettere a disposizione "tutte le risorse" necessarie al team di Oxford, come ad altri impegnati in progetti analoghi nel Regno.
Rispetto alle critiche rivolte all'esecutivo sui ritardi nei test e sulla penuria di equipaggiamenti sanitari agli ospedali, il ministro s'è impegnato ad agire "con determinazione" per garantire "tutte le forniture necessarie" in uno scenario straordinario; mentre ha smentito l'accusa di un funzionario del ministero degli Esteri secondo cui il governo avrebbe rinunciato con "una decisione politica" in tempi di Brexit a partecipare a uno schema di cooperazione coi Paesi dell'Ue per il reperimento di attrezzature mediche come i ventilatori.