
Ha ucciso la sorella 62enne, l'ha fatta a pezzi con un'accetta e ha disseminato le membra in diversi cassonetti: questa la confessione di Maurizio Diotallevi, 52 anni, che a Roma condivideva con la sorella Nicoletta l'appartamento ereditato dai genitori, luogo del delitto.
Problemi economici, liti e tensioni sono state ora riferite dai vicini. Secondo l'Ansa, la donna era l'unica a lavorare ed il fratello le chiedeva spesso denaro. Per sbarcare il lunario, i due affittavano anche una stanza del loro appartamento a studenti.
A scoprire le gambe del cadavere, martedì scorso, una giovane rom che stava rovistando in un cassonetto nel centrale e rinomato quartiere Parioli. Il resto del corpo è stato ritrovato in un altro cassonetto a circa un chilometro di distanza.
"Sono stato io", avrebbe ammesso l'uomo dopo dieci ore di interrogatorio. L'omicidio risalirebbe già a lunedì, e l'uomo è stato ripreso da telecamere di sorveglianza mentre, nel pieno della notte, procedeva ad occultare il cadavere.