Confine

‘Sostenere l’imprenditoria giovanile transfrontaliera’

Lo propone il consigliere regionale comasco del Partito democratico Angelo Orsenigo

All’ordine del giorno
(Ti-Press)
17 dicembre 2024
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Sostenere la nuova imprenditoria giovanile transfrontaliera. È il contenuto dell’ordine del giorno che il consigliere regionale comasco del Partito democratico Angelo Orsenigo ha presentato nell’ambito della seduta di Bilancio 2025, in discussione in questi giorni al Pirellone.

‘Regione Lombardia e Canton Ticino si parlino’

“Regione Lombardia – afferma il consigliere regionale comasco – deve interloquire con le istituzioni del Canton Ticino per intraprendere un’azione condivisa nell’ottica dell’auto-imprenditorialità giovanile per il sostegno allo sviluppo di nuove imprese transfrontaliere anche, in un primo tempo, tramite una misura sperimentale rivolta per la Lombardia alle province di confine e a individuare a tal fine, nell’ambito degli stanziamenti del bilancio regionale 2025-2027, le risorse opportune, nonché a coinvolgere l’autorità di gestione del Programma di cooperazione transfrontaliera Interreg Italia-Svizzera 2021-2027 per verificare il possibile contributo del programma all’iniziativa”.

‘Proposta innovativa che si inserirebbe in un percorso già intrapreso’

Aggiunge Orsenigo da tempo impegnato sul fronte dei problemi transfrontalieri: “Questa misura innovativa si inserirebbe in un percorso intrapreso dalla Regione Lombardia che vede già attualmente l’attuazione di relazioni di collaborazione con le istituzioni del Canton Ticino in diversi campi d’azione, come il trasporto ferroviario transfrontaliero, e il coordinamento e il confronto in attività di reciproco interesse, quali la regolazione dei flussi di materiali inerti”. Per il consigliere regionale, “il fenomeno del frontalierato in Ticino rappresenta un fatto economico e sociale di speciale rilevanza per i territori lombardi prossimi al confine e ne caratterizza in modo peculiare gli scenari sotto il profilo delle opportunità occupazionali”.

‘Difficoltà maggiori per la competitività delle imprese sulla frontiera’

Tuttavia, precisa Orsenigo, “la vicinanza con la Svizzera comporta anche alcuni squilibri, sia in relazione al mercato del lavoro locale e alla differente attrattività del Ticino per i lavoratori, ciò che causa in alcuni settori un esodo dalla Lombardia verso il posto di lavoro in Svizzera, sia per ciò che riguarda le differenze tra i due sistemi economici e fiscali, italiano ed elvetico, che determinano difficoltà maggiori per la competitività delle imprese insediate nella fascia di confine rispetto alle aziende che prendono sede in Ticino”.

‘L’attrattività dell’area metropolitana milanese’

Osserva il consigliere regionale comasco del Pd: “Allo stesso tempo, la Lombardia e l’area metropolitana milanese esercitano attrazione nei confronti del Ticino in diversi campi, quali quello dell’istruzione universitaria o dell’offerta culturale, del commercio, delle relazioni d’impresa”.

‘Approfondire le relazioni per risolvere gli squilibri esistenti’

Insommma, stando a Orsenigo, “l’approfondimento delle relazioni positive tra Lombardia e Ticino appare la migliore strada per mitigare e risolvere con reciproco vantaggio gli squilibri esistenti, ricordando che uno degli strumenti rivelatisi più proficui per la realizzazione di progetti locali con ricadute significative da entrambi i lati del confine è certamente stato e continua a essere il Programma di cooperazione transfrontaliera Interreg Italia-Svizzera, cofinanziato anche da fondi europei”.