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In aula per uno sfregio, era ricercato per stalking: arrestato

L'uomo aveva finora eluso la custodia cautelare in carcere in quanto irreperibile: ma si è trovato di fronte proprio il giudice che aveva emesso la misura

Il Palazzo di Giustizia di Como
(Facebook)
13 dicembre 2024
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Doveva finire in carcere in seguito a un'ordinanza di custodia cautelare emessa a fine novembre per stalking: ma il 27enne di Claino con Osteno, in provincia di Como, autore di atti persecutori a danno di una donna che, dopo aver intrattenuto una relazione, lo aveva lasciato, era irreperibile. Come riporta Il Giorno, però, l'uomo è ricomparso in quanto a processo per un altro reato: per sua sfortuna, il giudice per le indagini preliminari di fronte al quale si è presentato era lo stesso che aveva emesso l'ordinanza di custodia cautelare in carcere e che lo ha riconosciuto facendolo dunque arrestare in aula, al termine dell'udienza, dalla polizia giudiziaria in servizio a palazzo di Giustizia.

Il 27enne era a processo in seguito a una lite in cui era stato coinvolto nel maggio del 2022 a Porlezza e che si era conclusa con una coltellata al volto ai danni dell'altra persona, un 37enne del Comasco, che aveva reciso il nervo facciale della vittima causandogli una perdita parziale permanente della mobilità. Per tale motivo, dopo che le perizie hanno escluso l'ipotesi più grave di sfregio permanente (reato punito con una pena dagli 8 ai 14 anni), l'uomo è stato infine condannato a 2 anni e 4 mesi per lesioni aggravate.

Ma, come accennato, a procedimento penale in corso è arrivata per lui la misura cautelare in carcere per aver reso la sua ex compagna vittima di minacce e violenze, che includevano anche irruzioni in casa della donna e coinvolgevano i suoi familiari lasciandola in uno stato di paura e impedendole lo svolgimento di una vita normale. Fino a ieri, quando per l'uomo si sono aperte le porte del carcere.