Regione Lombardia ha tolto dai documenti il riferimento al collegamento stradale che coinvolge i Comuni del territorio
Il progetto del secondo lotto della tangenziale di Como, infrastruttura considerata prioritaria da Regione Lombardia, non da oggi ma da quasi dieci anni, non esiste più. Regione Lombardia, che nel corso degli anni aveva dato la disponibilità a farsi carico di una quota di finanziamento, nel nuovo Piano Territoriale Regionale ha cancellato “il corridoio di salvaguardia urbanistica, volto a preservarne le condizioni di realizzabilità tecnica ed economica”. Così recitano i documenti ufficiali, che tradotto in parole povere significa che i Comuni di Albese con Cassano, Capiago Intimiano, Casnate con Bernate, Como, Lipomo, Montorfano e Tavernerio non sono più tenuti a salvaguardare il corridoio territoriale riservato al secondo lotto della tangenziale, così come previsto nel progetto della Pedemontana del 2009.
C'è da aggiungere che a cofinanziare il secondo lotto della Tangenziale dovrebbe essere la società Pedemontana, la quale anno dopo anno ha accumulato debiti per oltre 100 milioni di euro, in quanto i pedaggi non coprono le spese.