In aula per la spedizione punitiva del luglio scorso padre, madre e figlia. Inflitte pene di un anno e 11 mesi all'uomo e di un anno e mezzo alle donne
Tre condanne patteggiate chiudono sul versante penale (resta aperto quello civile) una incredibile spedizione punitiva, protagonisti padre (49enne), madre (44enne) e figlia (18enne), residenti in Val d'Intelvi. L'uomo ha patteggiato un anno e 11 mesi, le due donne un anno e mezzo, con la sospensione condizionale della pena, per cui evitano di tornare in carcere al Bassone. Carcere dove nello scorso luglio erano rimasti rinchiusi per alcune settimane prima di ottenere gli arresti domiciliari.
La spedizione punitiva risale al'8 luglio scorso a Porlezza, quando attorno alle 19 la famiglia della Val d'Intelvi, impugnando tre nodosi bastoni, si era presentata ai titolari di un ristorante del Comune affacciato sul Ceresio, non per pagare il conto, ma per randellarli, sotto gli occhi di alcuni clienti che, spaventatissimi, erano scappati. I ristoratori erano stati medicati in ospedale e giudicati guaribili in 20 giorni. La colpa dei ristoratori? Aver chiesto di essere pagati. Oltre alle bastonate avevano ricevuto anche pesanti minacce (‘’vi ammazziamo e vi bruciamo il ristorante‘’). I randelli erano stati recuperati dai carabinieri di Porlezza.