Uno degli ungulati è fuggito, il secondo è deceduto sulla strada. Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia provinciale di Como
Momenti di paura ieri sera (10 dicembre), attorno alle 19, per la dozzina di passeggeri che si trovavano sul bus della linea Porlezza-San Nazzaro Val Cavargna. All’altezza di Corrido, all’improvviso, sono sbucati due cervi che hanno invaso la carreggiata. Lo scontro con gli ungulati, nonostante la frenata da parte dell’autista, è stato inevitabile: uno dei due animali è rimasto senza vita sull’asfalto, mentre l’altro, ferito, si è allontanato. Il traffico, in particolare quello dei frontalieri, ne ha risentito. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia provinciale di Como, che hanno rimosso la carcassa del cervo, mentre dell’altro esemplare, che secondo l’autista si è allontanato zoppicante, non si è trovata traccia.
Nel territorio del Porlezzese, all’estremità nord del Lario, e nelle zone circostanti la Riserva Lago di Piano, la popolazione di cervi è aumentata a dismisura. Specialmente in questa stagione, con le difficoltà a trovare cibo nei boschi, gli animali si spingono fino nei centri abitati, con inevitabili rischi sulle strade. Nella discussione è intervenuto Mario Meroni, presidente dell’Unione nazionale cacciatori zona Alpi: “Siamo una trentina di cacciatori selecontrollori, cioè abilitati a collaborare con i Corpi di polizia provinciale di Como, Lecco e Sondrio per il contenimento della selvaggina, ma la maggioranza di noi non è stata mai chiamata. I branchi stanno crescendo in modo spaventoso, e gli effetti sono sempre più devastanti, con pericoli crescenti sulle strade, danni continui agli agricoltori e tanti animali che fanno una fine orribile a causa degli incidenti”.