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Sulle strade comasche puntato un ‘grande occhio’

Attivato il sistema che terrà sotto controllo le arterie della Città lariana. Testato, ha rilevato centinaia di infrazioni

(Ti-Press/Archivio)
5 dicembre 2024
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C‘è chi lo chiama il ‘grande occhio’, altri lo indicano con l'abusato termine di ’grande fratello’. Tutto ciò riferito al mega impianto di videosorveglianza delle strade di Como in uso alla polizia locale: 96 videocamere (‘varchi’) posizionate per tenere sotto controllo le quaranta principali strade cittadine, fra cui via Bellinzona all'altezza di Ponte Chiasso. Il sistema da oltre un milione di euro è stato testato dalla mezzanotte alle 15 di giovedì 21 novembre. Nelle 15 ore di accensione è stato registrato il passaggio di 63mila veicoli, di questi 450 erano privi di assicurazione e 750 senza revisione.

Le violazioni sono state accertate a seguito della lettura delle targhe. Un sistema che, installato da qualche anno ai valichi minori con il Canton Ticino, si dimostra un deterrente per i pendolari del crimine. L'esito del test ha evidenziato numeri inquietanti che stanno a confermare fenomeni sempre più diffusi: la mancata copertura assicurativa e la mancata revisione del veicolo fa crescere il rischio di incidenti stradali. Nei prossimi giorni il ’grande occhio’ sarà acceso definitivamente e pattuglie della polizia locale si metteranno sotto i ‘varchi’. Una presenza dettata dalla legge.

Il sistema ha però molte più funzioni: individua auto rubate, segnalate dalle forze dell’ordine perché utilizzate per commettere reati (il sequestro della Lamborghini ticinese, sequestrata ad Anzio, la cui targa era stata segnalata dalla polizia ticinese è la prova che il sistema funziona), conta il numero dei mezzi in transito, i flussi di traffico, i relativi orari, i tempi di permanenza in città. Insomma, è uno strumento utilissimo per comprendere la mobilità nel capoluogo lariano.

L'obiettivo è innanzitutto quello di ridurre il numero di mezzi non regolari in circolazione. Dal prossimo anno a Como saranno in funzione anche cinque autovelox in altrettante vie che, statistiche alla mano, sono quelle in cui si verifica il maggior numero di incidenti stradali. Nell'elenco manca via Bellinzona, nonostante l'elevato numero di schianti. La strada che collega Ponte Chiasso al centro cittadino non ha ricevuto il nullaosta prefettizio. Le cinque strade in cui è previsto il posizionamento di apparecchi fissi sono via Napoleona, viale Innocenzo, via Varesina, via Canturina e via Pasquale Paoli. Per i contravventori sono previste multe che vanno da un minimo di 42 euro (non oltre 10 chilometri il superamento il limite di velocità che è di 50 chilometri orari) a un massimo di 1'126,67 euro (oltre i 60 chilometri se di notte, con sospensione della partente da 6 a 12 mesi).