Da gennaio 2025 un’e-mail avviserà gli utenti del pedaggio da pagare entro 15 giorni, evitando successivi (e costosi) solleciti in caso di dimenticanza
L'autostrada A36 Pedemontana lombarda è spesso fonte di qualche grattacapo per gli automobilisti, in special modo ticinesi, molti, infatti, si sono visti recapitare solleciti di pagamento per i pedaggi non saldati. Questo perché la Pedemontana è un'autostrada a pedaggio "free flow", ovvero senza barriere: la targa del veicolo viene registrata ad ogni transito e il pagamento avviene successivamente, entro 15 giorni, generalmente online o, per gli utenti ticinesi, anche al Tcs a Rivera. Capita spesso, dunque, che gli automobilisti che non pagano nell'immediato o che non siano al corrente del funzionamento si vedano poi recapitare, trascorsi i 15 giorni, le poco ambite lettere di riscossione, con tanto di sovrapprezzo che può arrivare anche a circa 80 euro a fronte di pochi spiccioli di pedaggio.
La situazione però è destinata a cambiare, almeno in parte: dal 1° gennaio 2025 gli utenti della Pedemontana che non hanno attivato un pagamento automatico del pedaggio (ad esempio tramite carta di credito memorizzata, ricaricabile o tramite il Conto Targa) riceveranno via e-mail una notifica che ricorderà di effettuare il pagamento prima che scadano i 15 giorni dal transito. A comunicarlo è il consigliere regionale del Pd Gian Mario Fragomeli citando la risposta a un'interrogazione da egli stesso presentata.
"La prima sperimentazione di questo nuovo sistema sarà riservata agli utenti che hanno attivato un account per il pagamento online del pedaggio tramite sito web e App. Al termine di questa fase la società valuterà di ampliare il servizio per coloro che utilizzano l’App mediante l’invio di notifiche push, ovvero con un messaggio istantaneo che arriva direttamente sul proprio smartphone", scrive Fragomeli nella nota stampa.
“Oggi il problema per gli utenti di Pedemontana è che spesso non si rendono nemmeno conto di essere passati sotto le barriere del Free Flow, oppure, non pagando a stretto giro il pedaggio, se ne dimenticano. Altri, invece, non riescono a pagare tramite l’App, pur avendola installata, entro le due settimane, perché all’interno dell’applicazione non compaiono il transito sull’autostrada e il relativo pedaggio. Così, ogni volta, oltre alla tariffa, devono versare anche il sollecito, cioè gli oneri di accertamento. Avevo suggerito a Regione se non fosse il caso di pensare a una forma di messaggistica e mi è stato risposto che, appunto, hanno messo in cantiere le notifiche sugli smartphone”, conclude Fragomeli.