Il messaggio, scritto in arabo e inneggiante alla Palestina, circolava su Whatsapp fra gli studenti dell'ateneo varesino: era uno scherzo di pessimo gusto
Un messaggio, scritto in arabo, che preannuncia l'intenzione di compiere un attentato terroristico in un'aula dell'Università degli Studi dell’Insubria di Varese, che circola su Whatsapp fra gli studenti dell'ateneo. A segnalarlo alle forze dell'ordine è stato il responsabile dell’Ufficio Relazioni Esterne dell'Università, aggiungendo che era stato pubblicato su una chat di studenti del primo anno di informatica.
Il presunto testo minatorio motivava l'attentato con "l'indifferenza della comunità universitaria nei confronti del genocidio in corso in Palestina, perpetrato dagli israeliani”.
Le indagini della Digos (Divisione investigazioni generali e operazioni speciali) di Varese hanno poi, fortunatamente, permesso di accertare che si trattava di uno scherzo di pessimo gusto. I responsabili della bravata sono stati quindi rintracciati: si tratta di un ventenne e un diciannovenne residenti in provincia di Como e un diciannovenne residente in provincia di Varese. Due di essi sono studenti dell'Università dell'Insubria, il terzo invece è iscritto a un'altra università. Tutti e tre sono stati denunciati per il reato di procurato allarme.