L'uomo abita a Varese. Il Tribunale di Milano ha disposto un sequestro da oltre 1 milione di euro per un 50enne, pluripregiudicato per spaccio
La Polizia di Stato di Varese, su ordine del Tribunale di Milano, ha eseguito un sequestro preventivo ai fini della confisca per un milione di euro, tra beni mobili e immobili – su richiesta del questore Carlo Mazza e del procuratore di Busto Arsizio (Varese) Carlo Nocerino – a carico di un pusher marocchino più volte arrestato e condannato.
Dalle indagini condotte dai poliziotti della Divisione Anticrimine è emerso che lo spacciatore, nonostante fosse ufficialmente nullatenente, aveva un alto tenore di vita. Questo perché aveva intestato ogni bene alle donne di famiglia. Moglie, figliastra, sorella e la suocera erano intestatarie di contratti di affitto, immobili e auto (compresa una lussuosa Bmw), nonostante nessuna di loro avesse la patente. Il clan viveva in una villa da 500 metri quadrati con giardino in una zona residenziale.
Le donne della famiglia, ufficialmente sprovviste di qualunque tipo di sostentamento, avevano avuto un massiccio accesso a diversi benefici dell'Istituto nazionale italiano della previdenza sociale (Inps), tra i quali il reddito di cittadinanza, il reddito di emergenza e l'indennità mensile di disoccupazione. Il patrimonio era in realtà frutto del business dello spaccio gestito dal marocchino.
Per questo al termine dell'inchiesta è scattato il sequestro della villa, di altri due immobili, tre macchine e dieci conti bancari: il tutto per un valore di circa un milione di euro.