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Troppi disagi sui treni, i pendolari ricominciano a usare l’auto

Il maltempo e i lavori a Como Borghi aumentano i problemi per chi si sposta con la ferrovia e non trova parcheggio a Camerlata

Disagi, disagi e ancora disagi per pendolari e frontalieri
(archivio Ti-Press)
8 ottobre 2024
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Non ci sono più aggettivi per raccontare i disagi vissuti dai pendolari comaschi che utilizzano i treni che da Como portano a Milano e in Canton Ticino. Quello che hanno vissuto per tutta la mattinata di oggi, martedì 8 ottobre, resa ancora più difficile dalla pioggia torrenziale non è stata una novità. Ormai da tempo l'eccezione è diventata una regola. La Como Lago-Milano Cadorna è rimasta bloccata fino alle 10 a causa di un guasto alla linea elettrica di Garbagnate Milanese, per cui sono stati cancellati tutti i treni in partenza da Como Lago o Como Borghi. Cancellati anche i treni in arrivo da Milano e in particolare quello utilizzatissimo dagli studenti in arrivo alle 7.44 a Como Lago, ma anche quello in arrivo alle 7.14 e alle 8.14. A Camerlata, stazione diventata più affollata a causa dei lavori a Como Borghi (il cantiere durerà un anno per la realizzazione di un passaggio pedonale sotterraneo), tutti i pendolari sono stati dirottati sulla linea Chiasso-Milano.

I problemi tra Como Lago e Milano Cadorna hanno spostato gran parte dei viaggiatori sull’altra linea, la S11 tra Chiasso e Milano, dove i problemi non sono mancati: soppresso il treno in partenza da Chiasso alle 6.13; quello partito alle 7.13 è arrivato con un ritardo di oltre 50 minuti; quello delle 7.49 da San Giovanni ha collezionato mezz’ora di ritardo e quello delle 9.13 da Chiasso quasi un quarto d’ora. Stessa sorta per i treni provenienti da Milano.

Lunedì 7 ottobre non era andata molto meglio. L’avvio dei lavori alla stazione di Como Borghi, con le conseguenti variazioni delle corse annunciate da Trenord, si è svolto tra cancellazioni e soppressioni di treni nelle fasce orarie in cui si muove il maggior numero di pendolari da e verso la città. Il capolinea di partenza e arrivo di molte corse è stato spostato a Camerlata, dove il problema principale continua a essere quello del posteggio. Un problema che si trascina da quando è in funzione la stazione unica che collega i treni delle due linee ferroviarie. Insufficienti da subito, ora i parcheggi lo sono ancor di più: con l'arrivo dei pendolari obbligati a prendere il treno a Camerlata parcheggiare negli stalli della stazione unica è diventato impossibile, per cui molti pendolari (e fra loro numerosi frontalieri) sono tornati a usare il mezzo privato. Una sconfitta per chi (a ragione) continua a sostenere che viaggiare in treno rappresenta la forma più ecologica di trasporto motorizzato, in termini di emissione di sostanze inquinanti, rispetto al viaggiare in auto.