La donna sosteneva di risiedere in Svizzera, ma il suo domicilio fiscale era a Cassano Magnago (Varese). A smascherarla è stata la Guardia di finanza
La residenza era in Svizzera, ma il domicilio fiscale era a Cassano Magnago (Varese). Per questo una professionista del sesso online da svariate centinaia di estimatori che seguivano (pagando) i suoi contenuti per adulti pubblicati su OnlyFans è finita nel mirino della Guardia di finanza del comando provinciale di Varese. La donna, di origini rumene, è stata denunciata per un'evasione da un milione e mezzo di euro derivanti dagli abbonamenti pagati dai follower.
L'attività svolta dalla Compagnia di Gallarate (Varese) ha avuto inizio con il censimento di influencer e soggetti che operano sul web il cui tenore di vita risultava non coerente rispetto alle dichiarazioni fiscali presentate. Proprio da tale analisi, è emersa la presenza di una professionista del sesso online che, comparsa in diversi programmi televisivi e radiofonici, nonostante la grande disponibilità economica dimostrata e le interviste circa i propri compensi milionari, dichiarava al fisco poche decine di migliaia di euro. Pertanto, è stata effettuata richiesta di dati e informazioni alla piattaforma digitale seguita da numerosi fans, che comunicava compensi elargiti per circa 1 milione e mezzo negli anni 2021 e 2022.
Inoltre, nei primi mesi del 2022 la content creator ha deciso di spostare la propria residenza anagrafica in Svizzera, specificamente in Ticino, al fine di poter godere di un arbitraggio fiscale più favorevole: secondo quanto riporta Varesenews, avrebbe ottenuto infatti un permesso B di dimora come globalista. Secondo l'attività di verifica fiscale, sono risultati però mancanti gli elementi fondanti di un'effettiva residenza fiscale: in sostanza, al di là del trasferimento della residenza sulla carta, mancava ciò che le norme italiane prevedono per accertare il domicilio fiscale all'estero, ovvero "un rapporto lavorativo a carattere continuativo, stipulato nello stesso Paese estero, ovvero l’esercizio di una qualunque attività economica con carattere di stabilità”.
La donna è stata così denunciata alla Procura della Repubblica di Busto Arsizio (Varese), per il reato di dichiarazione infedele in relazione all'annualità 2022 e sono stati contestati oltre 1 milione e mezzo di euro di ricavi e 360mila euro di tassa etica.