Nel locale pubblico, è stato scoperto un centro per lo spaccio. La scoperta è stata fatta grazie al cane antidroga Aran
Al bar di Tavernola, a un paio di chilometri dalla dogana di Maslianico-Pizzamiglio, oltre al caffè era possibile acquistare una dose di cocaina (50 euro per mezzo grammo). È quanto hanno accertato gli agenti della Squadra mobile della Questura di Como a seguito di appostamenti andati avanti nelle ultime settimane. Le forze dell’ordine hanno arrestato, in flagranza di reato, una 27enne comasca residente a Monteolimpino, che gestiva il bar assieme al compagno, un 29enne albanese, che al momento del blitz era a casa ed è stato denunciato a piede libero per spaccio di sostanze stupefacenti.
La ragazza sabato mattina è stata processata per direttissima. Il processo è stato aggiornato a fine mese: il giudice ha revocato l’arresto della 27enne, disponendo l’obbligo di firma in Questura tutti i giorni. Un gesto del capo era sufficiente a far capire alla ragazza che il cliente oltre al caffè voleva anche una dose di cocaina, che veniva lasciata sul lavandino del bar. Una volta presa la droga il tossicodipendente si presentava alla cassa per pagare oltre la consumazione anche la cocaina. Nel corso del blitz il cane antidroga Aran della Guardia di Finanza di Ponte Chiasso, ha annusato in uno scaffale nel retro del bar 23 palline termosaldate contenenti 14 grammi di cocaina. In tasca la ragazza aveva mezzo grammo di cocaina. Il bar di Tavernola è stato chiuso. Quando potrà riaprire lo deciderà il questore di Como Marco Calì.