laR+ Ponte Chiasso

I commercianti di Ponte Chiasso chiedono più posteggi

Nell’appello rivolto al Comune di Como viene richiesto di trovare una soluzione temporanea fino alla costruzione di un grande centro commerciale

Commercianti in protesta
(Ti-Press)
24 settembre 2024
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“Il quartiere rischia di morire se non ci date parcheggi”. È l’appello dei commercianti di Ponte Chiasso che da un paio d’anni stanno perdendo la clientela ticinese, linfa vitale per i loro bilanci. I pochi parcheggi del quartiere a ridosso del confine dalle prime ore del mattino sono occupati dai frontalieri che lavorano a Chiasso o prendono i mezzi pubblici appena superata la frontiera.

L’inarrestabile fuga di clienti ticinesi scoraggiati dall’assenza di posti auto, sarebbe dovuto anche alla tolleranza zero della Polizia di Como, sempre più presente a Ponte Chiasso, dove non ammette la presenza di autovetture posteggiate lungo la corsia dei bus. “Una volta i vigili, prima di fare una multa, entravano nei negozi, chiedendo di chi fosse l’auto in divieto, ora invece è partita una vera e propria tolleranza zero per chi si ferma sulla corsia dei bus per fare due compere: lavoriamo prevalentemente con gli svizzeri che vengono da noi perché fare la spesa qui conviene, ma se poi prendono sessanta euro di multa, non li vediamo più. Ed è quanto stiamo registrando da tempo, tanto che molte saracinesche sono state abbassate per sempre” sostengono i commercianti di Ponte Chiasso, nell’appello rivolto al Comune di Como.

Commercianti che concordano su una soluzione, anche se solo temporanea, il tempo necessario per la costruzione del supermercato Esselunga che poco distante dalla frontiera prevede duecento posti auto (i lavori potrebbero iniziare il prossimo anno): abolire la corsia preferenziale da piazzale Anna Frank alla dogana stradale, realizzando stalli a pagamento per la sosta breve. I commercianti di Ponte Chiasso fanno presente che a Monte Olimpino non c’è più la corsia preferenziale: al suo posto ci sono parcheggi davanti ai negozi. Parcheggi utilizzati anche dalla clientela ticinese che diserta i commercianti di Ponte Chiasso a favore di quelli di Monte Olimpino.