Nel 2023 denunciati 365 reati a domicilio ogni 100mila abitanti. Nella classifica italiana la regione è al nono posto
C'è un primato in riva al Lario di cui non andare fieri: un boom di odiosi reati che colpiscono soprattutto gli anziani, furti e rapine fra le mura domestiche. È quanto si apprende dalla classifica sull’indice di criminalità del Sole24Ore, che fotografa i delitti commessi e denunciati e che pongono la provincia lariana al nono posto in Italia e al 64° posto nella graduatoria finale su 106 province. Nel Comasco, come più volte emerso negli ultimi anni, la piaga è dunque quella dei furti in casa. Non a caso, l’attività delle forze dell’ordine sul territorio si è concentrata sul contrasto a questo fenomeno.
Nel 2023 sono stati denunciati 365 furti a domicilio ogni 100mila abitanti. Significa che ogni 273 cittadini, uno ha avuto un ladro nella propria abitazione. Como si trova al 31° posto invece per il reato più violento della rapina in casa. In questo caso si sono registrate 3,5 denunce ogni 100mila abitanti. Per quanto riguarda le altre tipologie di reato, la provincia lariana si trova al 37° posto in Italia per violenze sessuali, al 43° per furti con destrezza, al 50° per incendi dolosi, al 40° per furti in esercizi commerciali, con 108 denunce ogni 100mila abitanti, al 38° per rapine sempre in esercizi commerciali, al 31° in uffici postali e al 27° in banca, al 33° per contrabbando dal Canton Ticino.
Per il reato di spaccio il territorio comasco lariano è al 59° posto, dunque nella seconda parte della classifica italiana, con 29 denunce ogni 100mila abitanti. Infine, Como lo scorso anno ha registrato 3'015 denunce ogni 100mila abitanti se si considerano tutte le tipologie di reato.