Confine

Sul treno con un Rolex di oltre 290mila franchi non dichiarato

Il sequestro è avvenuto alla stazione di Chiasso. Fermato un viaggiatore, disoccupato e nullatenente. L'orologio destinato a Hong Kong

In sintesi:
  • In viaggio su un treno Euro City proveniente da Lugano e diretto alla stazione di Milano Centrale
  • Il prezioso accessorio avvolto in un fazzoletto di carta e nascosto in una tasca
L’ora del sequestro
(Guardia di Finanza)
11 settembre 2024
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Era su un treno Euro City proveniente da Lugano e diretto alla stazione di Milano Centrale, il viaggiatore, un cittadino italiano, disoccupato e nullatenente, fermato a Chiasso da un controllo doganale dei funzionari italiani e dai militari della Guardia di Finanza.

Il tentativo di confondersi con un gruppo di turisti stranieri e la dichiarazione di non aver nulla ha portato gli agenti ha una perquisizione più approfondita facendo rinvenire all'interno di una tasca un fazzoletto di carta con cui era avvolto un orologio Rolex di notevole pregio (cassa tempestata di 36 zaffiri e cinturino in oro e 8 diamanti all’interno del quadrante in madreperla bianca), oltre a denaro contante per un totale di 6mila euro. L'uomo non avendo con sé alcuna documentazione commerciale che ne giustificasse il possesso, ha spiegato che l'orologio era un bene di famiglia, salvo poi essere contraddetto da una garanzia rinvenuta nel bagaglio riportante i dati dell’orologio, il luogo e la data della vendita (Parigi, 2019), intestata a un cinese residente in Hong Kong.

Da qui il sequestro e gli ulteriori accertamenti tramite il Centro di cooperazione di polizia e doganale di Chiasso e la casa madre della gioielleria con sede a Ginevra, escludendo, da un lato, che fosse stato oggetto di furto e dall’altro acquisendo, tramite una mutua assistenza amministrativa all’Autorità doganale francese, la prova che l'orologio era effettivamente destinato all'ex colonia britannica.

Per stabilirne il reale valore, è stato poi fatto periziare da un esperto gemmologo iscritto all’Albo del Tribunale di Como che lo ha riconosciuto come un Daytona Orange Sapphire, caratteristiche del tutto peculiari e tali da renderlo disponibile per pochissimi selezionati clienti e del valore di 312mila euro (oltre 290mila franchi).

L'uomo è stato denunciato dalla Procura di Como per il reato di contrabbando.