L'uomo, un 46enne, era un frontaliere. Recuperato nella zona del Corno Birone, sono ancora al vaglio le cause dell'incidente
Un 46enne frontaliere comasco, residente a San Fermo della Battaglia, pilota di parapendio è morto nel tardo pomeriggio di ieri, martedì, dopo essersi schiantato sul Monte Cornizzolo. Cosa non abbia funzionato ancora non è dato sapere. Forse è stato sorpreso da forti correnti d'aria di un fronte temporalesco. Il suo corpo è stato individuato e recuperato nella zona del Corno Birone, a monte di Valmadrera.
A lanciare l'allarme, attorno alle 18.30, è stato un amico con cui era decollato. Le ricerche del Soccorso alpino della stazione del Triangolo Lariano della XIX Delegazione Lariana sono subito iniziate, mentre dall'aeroporto di Malpensa si sono alzati in volo i Draghi lombardi dei vigili del fuoco in elicottero. Sono stati proprio loro, i Draghi lombardi, durante la ricognizione aerea, a scorgere il corpo del 46enne, quasi certamente morto sul colpo.
Sembra che il parapendista sia stato sospinto contro una parete di roccia, che la vela si sia così ‘sgonfiata’ senza poterlo più sostenere e che sia precipitato in caduta libera. Si è appreso che l'uomo lo scorso anno aveva avuto un atterraggio di fortuna in seguito a un problema in fase di discesa: era stato infatti costretto a planare, sano e salvo, tra le case nel centro storico di Casletto di Rogeno.