Proteste contro il mancato accordo per il rilascio dei rapiti da Hamas. Strade bloccate, chiusi uffici e scuole, niente voli all'aeroporto di Tel Aviv
In concomitanza con lo sciopero generale in Israele, numerosi manifestanti bloccano strade a Tel Aviv chiedendo al governo di raggiungere un accordo per il rilascio degli ostaggi detenuti dal movimento islamista Hamas a Gaza, tra la diffusa rabbia dell'opinione pubblica per la gestione della guerra da parte del governo.
I manifestanti hanno bloccato una strada anche nella città settentrionale di Rosh Pina, riferisce il quotidiano in linea The Times of Israel.
L'Histadrut - uno dei sindacati più potenti del Paese - ha annunciato lo sciopero di un giorno, iniziato questa mattina, 2 settembre, alle 6 (ora locale e in Svizzera).
Gli uffici governativi e comunali resteranno chiusi, così come le scuole e molte aziende private. Anche l'aeroporto internazionale di Israele, il Ben Gurion, a Tel Aviv, rimarrà chiuso per un periodo imprecisato.