Saranno installati nei prossimi mesi. Per il sindaco di Como Rapinese l’obiettivo è potenziare la sicurezza stradale
Cinque autovelox piazzati in altrettante vie di Como. Strade che, statistiche alla mano, registrano il maggior numero di incidenti stradali. Il via libera è arrivato nel fine settimana con un decreto del prefetto Andrea Polichetti. Le cinque arterie in cui è previsto il posizionamento di apparecchi fissi per il rilevamento della velocità sono via Napoleona, viale Innocenzo, via Varesina, via Canturina e via Pasquale Paoli. In tutte gli autovelox potranno essere installati in entrambe le direzioni di marcia. Non c’è via Bellinzona, strada che collega il centro del capoluogo lariano con Ponte Chiasso, per la quale Palazzo Cernezzi aveva chiesto il nullaosta. La Polizia stradale ha ritenuto che non sussistono le condizioni applicative.
“Gli autovelox – tiene a precisare il prefetto Polichetti –, come indicato bene dal decreto Salvini dello scorso aprile, non dovranno essere utilizzati per fare cassa ma per potenziare la sicurezza”. Il via libera chiude un braccio di ferro tra l’amministrazione comunale e le altre parti politiche. Confronto che aveva assunto anche toni abbastanza accesi. Il sindaco di Como Alessandro Rapinese, infatti, è stato accusato di pensare agli incassi. “Sarò impopolare – replica –, ma sono convinto che la città capirà questa decisione e apprezzerà: sulla sicurezza non arretrerò di un millimetro. Ringrazio il prefetto Polichetti e la Polizia stradale che hanno accolto la nostra richiesta”. Per vedere gli autovelox fissi in città, comunque, bisogna attendere non meno di un anno. Ciò è dovuto al fatto che il parlamento italiano non ha ancora legiferato su quale tipologia di apparecchi.
Sono già note, invece, le multe che vanno da un minimo di 42 euro (non oltre 10 chilometri il superamento del limite di velocità, che è di 50 chilometri orari) a un massimo di quasi 1'130 euro (oltre i 60 chilometri se di notte, con sospensione della patente da 6 a 12 mesi).