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Casinò di Campione, gli ex dipendenti saranno pagati

Il debito sarà saldato per un totale di 15 milioni e mezzo di euro. Ottimista il presidente Mario Venditti, che intende raggiungere gli obiettivi

Buone notizie
(Ti-Press)
3 luglio 2024
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Il debito con gli ex dipendenti del casinò di Campione d'Italia – che con la riapertura nel gennaio 2022 non sono stati riassunti – entro l'anno sarà estinto. La notizia, comprensibilmente molto attesa in riva al Ceresio, arriva dal sito del Ministero dell’interno che, unitamente a quello dell’Economia, vigila sui conti della casa da gioco e sul rispetto del piano concordatario omologato che, approvato dai giudici fallimentari del Tribunale civile di Como, ha consentito di riprendere l’attività nella ‘cattedrale laica’ di Mario Botta.

L'estinzione del debito degli ex dipendenti della casa da gioco campionese è resa possibile dal fatto che la società Casinò Campione d'Italia, a fine giugno, aveva a disposizione liquidità per 30,7 milioni di euro. Una somma non trascurabile, dovuta agli utili realizzati dal 26 gennaio 2022 al 31 dicembre dello scorso anno. Dal sito del Viminale si apprende che per gli ex dipendenti sono a disposizione 5 milioni e 665mila euro (i pagamenti sono previsti entro luglio e la fine dell'anno); per i dipendenti riassunti (sono 174) è previsto il pagamento del 25% dei crediti (8 milioni e 181mila euro). Saranno pagati anche i fornitori privilegiati (170mila euro) e i creditori tributari e previdenziali (1,5 milioni di euro).

Pagamenti per complessivi 15 milioni e mezzo di euro, per cui il tesoretto sarà dimezzato. La speranza è di poterlo rimpolpare con gli incassi di quest'anno anche perché c'è ancora una montagna di debiti da onorare entro il 2026. Un’impresa non facile, anche se la tendenza sembra seguire il trend positivo che, rispetto al 2022, si è consolidato lo scorso anno, in cui i ricavi sono andati oltre i 51 milioni di euro (più 19% rispetto al bilancio precedente) che hanno consentito una crescita del 17% degli utili (9,4 milioni di euro). È bene ricordare che sul versante degli incassi il piano concordatario omologato fissa una impegnativa tabella: 60 milioni di euro (2024), 70 milioni (2025) e 80 milioni (2026).

‘Valutare un restyling delle sale’

A questo proposito si mostra cautamente ottimista il confermato presidente della Casinò Campione d'Italia, Mario Venditti, magistrato in pensione, procuratore aggiunto a Milano, capo della Procura di Pavia. “Siamo molto attenti agli obiettivi del piano concordatario – ha affermato Venditti –. Abbiamo stretto una partnership strategica con un gruppo che ci consentirà di offrire a giocatori e visitatori una ristorazione di qualità. Stiamo finalizzando un accordo con un player globale per sviluppare l'offerta del poker e contiamo, quanto prima, di organizzare tornei. Stiamo inoltre lavorando a stretto contatto con il nostro partner tecnologico Novamatic per valutare un restyling delle sale e l'implementazione di nuove soluzioni di gioco (nuove slot machine, ndr), con l'obiettivo di essere sempre più attrattivi verso il pubblico nazionale e internazionale”.

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