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I pusher impugnano i machete contro gli agenti: poi l'arresto

Due uomini che gestivano un bivacco per lo spaccio di droga nel Parco Pineta di Appiano Gentile hanno cercato di reagire dopo essere stati circondati

Armi, soldi, droga nei boschi del confine
(Polizia di Stato italiana)
2 luglio 2024
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Continua la lotta delle forze dell'ordine italiane allo spaccio di stupefacenti nelle zone boschive delle province di Como e Varese, a poca distanza dal confine con il Ticino e frequentate, come accertato, anche da consumatori ticinesi. A essere monitorato è, in particolare, il Parco Pineta di Appiano Gentile, una vasta zona verde condivisa da diversi comuni. Proprio fra Appiano Gentile e Olgiate Comasco si è svolta l'operazione della Polizia italiana che ha dato luogo a un fermo piuttosto movimentato.

I poliziotti, supportati da unità cinofile, dalla Guardia di Finanza e dalla Polizia locale di Appiano hanno individuato, in una zona impervia e boschiva, un bivacco molto attivo in cui è stata documentata un'intensa attività di spaccio gestita da due cittadini marocchini.

Accerchiata la zona, per non dare modo ai due di fuggire, è scattato il blitz. A quel punto, però, i due pusher, un 44enne e un 41enne, hanno impugnato due machete minacciando con essi i poliziotti, che infine sono però riusciti a disarmarli e arrestarli.

La Polizia di Stato, nel pomeriggio di ieri, ha arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e resistenza a Pubblico Ufficiale, due cittadini marocchini rispettivamente di 44 e 41 anni, entrambi con precedenti penali per droga e irregolari sul territorio dello stato.

Smantellato il giaciglio e recuperata tutta la sostanza stupefacente da loro detenuta, sono stati portati in Questura dove sono stati identificati e dove è stata fatta la pesatura della droga che ha dato come esito il sequestro di 85 grammi e mezzo di cocaina, 17 grammi di eroina e 80 grammi di hashish, più materiale per il confezionamento e la pesatura e denaro contante pari a 2'300 euro, ritenuto il provento dell’attività illecita. Sequestrati anche i due grandi machete”. I due arrestati sono stati poi rinchiusi nel carcere di Como.

L'operazione, oltre ai due arresti, ha comunque portato a risultati importanti anche sul piano dei controlli in strada, con ben 87 autovetture controllate, 111 persone identificate, tra cui 15 con precedenti penali o di polizia e 4 sanzioni al Codice della Strada elevate.

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