Confine

Sequestrate 6 tonnellate di ‘ingredienti’ dell'ecstasy

Il carico intercettato a Malpensa dalla Guardia di finanza avrebbe permesso di realizzare 63 milioni di pasticche di Mdma

La sostanza intercettata
(Guardia di finanza)
1 luglio 2024
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Oltre 6 tonnellate (6'300 chili in totale) di "ingredienti" chimici per raffinare l'ecstasy sono stati intercettati e bloccati a Malpensa dai militari della Guardia di Finanza di Varese.

È il bilancio dell'operazione "Molecola" che, partita da un primo sequestro di 80 colli intercettati alla Cargo City dell'aeroporto internazionale nel 2022, ha permesso agli uomini delle Fiamme Gialle di stroncare un traffico "potenziale" di 63 milioni di pasticche di Mdma, con un valore di mercato pari a circa 630 milioni di euro.

I finanzieri, monitorando le spedizioni, hanno individuato il carico di confezioni perfettamente sigillate e destinate apparentemente ad un uso industriale, ma il cui contenuto ha subito destato sospetto ai loro occhi: granelli di polvere bianca e scaglie giallastre non apparivano coerenti con il contenuto dichiarato all’importazione. È stata dunque effettuata un'analisi qualitativa del materiale, che la ditta produttrice aveva classificato, nella dichiarazione doganale, come un prodotto usato per verniciature e che risultava essere piperonil-metil chetone (Pmk), un precursore chimico utilizzato per la produzione dell'Mdma, meglio nota come ecstasy.

Dopo aver intercettato il carico, i militari hanno eseguito una "consegna controllata" seguendo i colli sino al primo destinatario, una società con sede legale a Milano ma con base operativa a Caronno Pertusella (Varese). La cooperazione internazionale Eurojust ha permesso di dare avvio, in Olanda, a ulteriori e distinte indagini, che hanno portato a individuare un luogo di stoccaggio di stupefacenti, trovando 38 scatole contenenti altri 75 chili di molecole utilizzate per raffinare droga.

Le indagini di Polizia giudiziaria in territorio olandese hanno permesso di arrestare due cittadini di nazionalità cinese. Oltre ai due, è stato notificato l'avviso di conclusione delle indagini preliminari al rappresentante legale della società milanese che ha importato le spedizioni in Italia, su cui grava l'accusa di aver curato personalmente tutte le operazioni di importazione delle molecole chimiche, che avrebbe rivenduto successivamente in Olanda.

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