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Elaborato a Como un piano per l’esondazione della Breggia

Il Piano di Protezione civile in discussione nella prossima seduta di Consiglio comunale, prevede anche un rischio smottamento per il parco Spina Verde

Il torrente già in passato ha creato situazioni a rischio nel Comasco
(Ti-Press / archivio)
18 giugno 2024
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Nell’eventualità di un terremoto a Como è il centro storico della città la zona più a rischio. È quanto scritto nel nuovo Piano di Protezione civile che sarà in discussione in occasione della prossima seduta del Consiglio comunale. Al di là della remota eventualità di un terremoto (in quanto Como non è assolutamente un’area a rischio sismico), smottamenti ed esondazioni non si possono escludere, considerate le conseguenze del cambiamento climatico.

Insomma, Palazzo Cernezzi, alle prese con alcune aree diventate molto fragili, si sta dotando di un nuovo Piano di Protezione civile: oltre a mappare le zone a rischio, prevede anche gli interventi da attuare in caso di allarme (stabili da evacuare, punti di ritrovo, luoghi pubblici per l'accoglienza).

Fra le esondazioni possibili il Piano ne prevede una della Breggia, all’altezza di Tavernola, nella fascia che comprende il centro commerciale e una grande azienda. Un’esondazione che stando al monitoraggio coinvolgerebbe quattro persone. Ben più pesanti le conseguenze di una eventuale esondazione del Cosia, in quanto risulterebbero interessati tre edifici e un ristorante: qui le persone coinvolte sarebbero 65. A rischio frane tutti i monti che delimitano i confini di Como, fra cui la Spina Verde che si estende sino a Chiasso. Complessivamente le persone che a Como risiedono nelle aree a rischio sono 548.

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