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Bidello del Setificio di Como arrestato per violenze sessuali

La Procura ha chiuso le indagini. Due le vittime accertate: nei confronti dell'uomo anche accuse di abusi, molestie e palpeggiamenti

In attesa di giudizio
(Archivio Ti-Press)
9 giugno 2024
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Un bidello del Setificio, uno degli istituti più prestigiosi di Como, è stato arrestato con l’accusa di violenze sessuali e abusi nei confronti di un’alunna quindicenne. Il 64enne si trova ai domiciliari. Il collaboratore scolastico, che è accusato di aver minacciato di morte la quindicenne se avesse confidato le violenze subite nella biblioteca o nelle aule dell’immenso edificio, è accusato anche da un’altra studentessa, diciassettenne, di molestie e palpeggiamenti.

Quanto accaduto è emerso a marzo, quando la studentessa più giovane ha trovato il coraggio di confidarsi con un compagno e un’insegnante. Il preside Roberto Peverelli, dopo aver parlato con la giovane e i genitori, ha informato i carabinieri e l’Ufficio scolastico mentre il bidello si è autosospeso, chiedendo il congedo per due anni. La Procura di Como ha avviato le indagini coordinate dal sostituto procuratore Alessandra Bellù e ad aprile il collaboratore scolastico, che si occupa della pulizia dei locali e del controllo degli studenti, è stato arrestato. Poi ha ottenuto i domiciliari.

Quanto accaduto al Setificio si è appreso sabato dopo che la Procura ha notificato l’avviso di chiusura delle indagini. Il processo potrebbe essere celebrato a breve, con rito immediato. Dagli atti si apprende che le violenze sarebbero avvenute prima dell’inizio delle lezioni o durante l’intervallo. La quindicenne in alcuni casi sarebbe stata anche legata e schiaffeggiata. A incastrare l’orco anche i messaggi mandati col cellulare, insieme ai video, dove la giovanissima era costretta a riprendersi nuda.

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