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I pendolari chiedono che il Tilo arrivi fino a Cantù

In attesa dell’elettrificazione della tratta, disagi in vista: dal 9 giugno all’8 settembre la linea sarà chiusa per permettere di riqualificarla

Una tratta molto utilizzata
2 giugno 2024
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“Tiriamo la catenaria (linea aerea di contatto elettrico, ndr) fino alla stazione ferroviaria di Cantù, per consentire l’arrivo dal Ticino del Tilo, che da anni collega Chiasso a Milano, passando da Como: sarebbe il primo passo concreto dell’elettrificazione della Como-Lecco”. È la proposta avanzata in questi giorni da Giovanni Galimberti, portavoce del Comitato pendolari della linea che collega i due capoluoghi lariani. Pendolari che ancora una volta sono chiamati a confrontarsi con notevoli disagi. In attesa dell’elettrificazione che verrà, ma ancora non è dato sapere quando, la Como-Lecco per tre mesi, dal 9 giugno all’8 settembre, sarà infatti chiusa al traffico ferroviario, per consentire la riqualificazione di binari, traversine e fondo della strada ferrata. Per gli spostamenti sono previsti bus sostitutivi. Gli orari ancora non si conoscono.

Una questione di soldi

A causa di questi lavori, cresce la preoccupazione fra i pendolari, anche perché speravano che le suddette opere fossero propedeutiche all’elettrificazione della Como-Lecco, a suo tempo inserita negli interventi prioritari del Pnrr (Piano nazionale di resistenza e resilienza) finanziati con i fondi della Comunità europea. L’elettrificazione della Como-Lecco (una cinquantina di chilometri) prevedeva una spesa di 80 milioni di euro. Ora si parla di 140 milioni di euro. Somma della quale Rete ferroviaria italiana, il braccio operativo delle Ferrovie dello Stato, non dispone. Pertanto appare sempre più probabile un’elettrificazione a tappe. La prima tratta sarà tra Como-Albate e Molteno. Il progetto esecutivo è alla fase dell'impatto ambientale. Non si esclude che i lavori possano essere appaltati nell’estate 2025: comporteranno la chiusura della linea per non meno di 28 mesi.