L'ateneo, che ha pubblicato le candidature al ruolo di rettore, si starebbe impegnando per abbassare le tasse
Universitari costretti a pagare più tasse di quanto permesso dalla legge: tra i 18 atenei più cari, sui 59 di tutta Italia, c’è l’Università dell’Insubria di Como e Varese. Questo quanto portato alla luce dalle associazioni degli studenti (Unione degli universitari in particolare) che hanno stilato la classifica, per riportare la questione all’attenzione accademica e invitare gli atenei ad abbassare le tasse.
L’indagine dell’Udu ha fatto emergere la situazione dell’università di Torino, condannata dal Consiglio di Stato a risarcire i propri studenti per avergli fatto pagare tasse troppo alte, e a seguire di tutte le altre, fra cui l'Insubria, frequentata da centinaia di universitari ticinesi. L’Insubria si starebbe già impegnando per ridurre il peso delle tasse per i propri studenti.
Nel frattempo sono state pubblicate le due candidature al ruolo di rettore dell'Insubria per il sessennio 2024-2030: sono quelle dei professori ordinari, come richiesto dalla carica, Mauro Ferrari e Maria Pierro, affiancati da Michela Prest e Umberto Piarulli come prorettori vicari. Le elezioni si terranno a luglio, fino al raggiungimento del quorum previsto dallo statuto: il 2 luglio la prima votazione, il 4 la seconda, l'8 la terza e l'11 l'eventuale ballottaggio. Il nuovo rettore entrerà in carica il 1° novembre. All'Insubria si sono succeduti tre rettori: Renzo Dionigi, medico chirurgo dal 1988 al 2012; Alberto Coen Porosini, informatico dal 2012 al 2018; Angelo Tagliabue, medico odontoiatra dal 2018 a oggi.