L'anno scorso sono cresciuti di quasi un quarto, rispetto al 2022, gli incassi del Comune (5,5 milioni di euro) quale provento di contravvenzioni
A Como le multe per violazioni al Codice della strada ricorrono e continuano a far discutere. L'ultima occasione per tornare a parlarne è fornita da un report del sito Facile.it sui dati del Siope, il sistema informativo delle operazioni degli enti locali pubblici, relativi ai proventi derivanti dalle sanzioni per violazioni al codice della strada nel 2023. Lo scorso anno ogni comasco (neonati e ultraottantenni compresi) ha pagato 65 euro, collocandosi al quarto posto nella classifica lombarda. I più multati sono risultati i milanesi (107 euro pro capite), i pavesi (89 euro) e i mantovani (72 euro).
Complessivamente, le multe hanno reso al Comune di Como 5,5 milioni di euro. Una somma enorme, in crescita del 24,4% rispetto al 2022. A questo punto si può fare un confronto con Varese, città gemella del capoluogo lariano con residenti quasi identici (83’691 in riva al Lario, 78’815 nella città giardino): la quota pro capite dei varesini è di 35 euro, quasi la metà rispetto a quella pagata dai comaschi. Come si spiega questa non trascurabile differenza? Con il fatto che il dato di Como, così anche per quello di Milano, è ‘drogato’ dal numero di contravvenzioni inflitte a turisti, sia italiani che stranieri, parecchi dei quali sfuggono alle maglie degli esattori. Un terzo dei multati in riva al Lario, come conferma Palazzo Cernezzi, è infatti straniero, e non solo turista. C’è anche d’aggiungere che la metà delle multe sono per la Ztl (Zona a traffico limitato), poco conosciuta dagli stranieri. Ultima annotazione: i controlli a Como con l’amministrazione Rapinese sono diventati sempre più stringenti.